SPAGNA (4-1-4-1) Casillas; Sergio Ramos, Piqué, Puyol, Capdevila; Busquets (16' st Fernando Torres); David Silva (17' st Jesus Navas), Xabi Alonso, Xavi, Iniesta (32' st Pedro); Villa. All. Del Bosque.
SVIZZERA (4-4-2) Benaglio; Lichtsteiner, Senderos (36' pt Von Bergen), Grichting, Ziegler; Barnetta (47' st Eggimann), Inler, Huggel, Fernandes,; Derdiyok (34' st H. Yakin), Nkufo. All. Hitzfeld.
ARBITRO: Webb (Ing)
NOTE: Ammoniti: Ziegler, Grichting e H. Yakin per gioco scorretto, Benaglio per c.n.r.. Recuperi: 1' p.t. e 5' s.t.
Punto e a capo. La Spagna torna a inseguire i suoi fantasmi al termine di una partita magari non fortunatissima, ma certo allarmante per incompiutezza e anche immaturità. Gli iberici hanno offerto un controllo del gioco inizialmente saldo e poi via via più sterile, fino ad arrivare alla frittata e a una reazione dopo il gol svizzero gestita senza un briciolo di razionalità e denotando solo nervosismo e impotenza.
Alla Svizzera il merito di aver scrupolosamente applicato l’unica ricetta consentita dalle proprie limitate risorse. Al solito ottimo il sottovalutato Hitzfeld. Ma il peggior nemico della Spagna resta la Spagna stessa.
Nel primo tempo la nota positiva per la Spagna è l’equilibrio difensivo. La Svizzera recupera troppo lontana dall’area di Casillas, la qualità è quella che è ed è molto facile per centrocampisti e difensori spagnoli accorciare sui rilanci.
Assicurata questa supremazia territoriale però la Spagna fa scena muta nell’ultimo quarto di campo. Nei primi 45 minuti si contano due occasioni per le Furie Rosse, una per Piqué (sempre sontuoso il suo apporto alla fase di possesso) su uscita da un calcio d’angolo, l’altra per Villa su contropiede. A difesa schierata, zero. La Svizzera gioca strettissima al centro, fra difesa e centrocampo (perché sa che la Spagna la superiorità la vuole creare con gli spostamenti centrali dei falsi esterni), lasciando un po’ di respiro solo a Capdevila e ad Arbeloa.
Il problema della Spagna è che si palleggia addosso, a conti fatti c’è poca comunicazione e poco supporto fra Villa e il centrocampo. In mezzo girano il pallone e girano i giocatori, ma girano sempre attorno allo stesso punto, in un esercizio fine a se stesso. Quando Villa entra in contatto col pallone, lo fa eccessivamente lontano dall’area o defilato.
Il centrocampo è troppo piatto: qualcosa lo si sospettava già prima del mondiale, ma non c’erano risultati negativi che richiamassero l’attenzione. Del Bosque ha compiuto una scelta chiara: accanto a Xavi e Xabi Alonso vuole Busquets. Vuole un uomo in più pronto a fare da schermo per la difesa non appena la Spagna perde palla. Una precauzione esagerata e una mossa che limita il potenziale di questa squadra, perché costringe in una sorta di “cattività” Xabi Alonso che, partendo più avanti, da mezzala, vede la giocata di fronte molto meno di quanto non avvenga nel Real Madrid, fatto inspiegabile se si pensa che una soluzione semplicissima passerebbe per l’inserimento di Cesc al posto di Busquets e l’arretramento di Xabi Alonso davanti alla difesa. Un’ opzione più logica, ognuno nel suo habitat naturale e anche maggior supporto all’attacco: con Busquets+Alonso troppo piatti, con Cesc invece ci sarebbe un uomo più portato ad attaccare l’area in inserimento quando Villa la “svuota” con i suoi classici movimenti.
È mancata presenza negli ultimi metri, e in questo senso una soluzione probabilmente ancora più indicata (almeno quella che io adotterei dalla prossima partita con l’Honduras) sarebbe l’utilizzo di due punte. La squadra vista oggi necessita un’impronta ben più aggressiva, e questa passerebbe per un cambio di mentalità ma anche per i movimenti di Villa e Torres: alleggerire il centrocampo e schierare due punte portate ad allungare ed allargare le difese avversarie con movimenti in profondità o dal centro verso le fasce. Ciò potrebbe creare anche più spazi a rimorchio per i palleggiatori del centrocampo. Qualcosa comunque va fatto, non si può dare la colpa alla sorte o, come fatto da un Del Bosque nel pallone, agli svizzeri che si sono solo difesi (tipica patetica scusa del perdente spagnolo medio… e cosa dovevano fare, stendere un tappeto rosso davanti alla porta?).
Il promettente inizio spagnolo nella ripresa, almeno come intenzioni e come ritmo, viene stroncato dal gol che arriva nell’unica maniera oggettivamente praticabile per la Svizzera: in transizione offensiva elaborata se lo può scordare, quindi palla inattiva, nello specifico un rinvio dal fondo ben giocato perché sulla spizzata di Nkufo c’è subito Derdiyok, e a rimorchio, reattivo anche lui, arriverà in seconda battuta Gelson Fernandes a servire la doccia fredda dopo un batti e ribatti rocambolesco.
E qui la Spagna non ci capisce più nulla. Del Bosque si gioca i cambi: entra la seconda punta, Torres per Busquets come detto già prima, ma la situazione è già diversa rispetto a quella che si può presentare ad inizio partita. I quaranta minuti circa dopo il gol vengono gestiti male da una squadra sempre meno lucida nei suoi attacchi, che carica a testa bassa, sfiora anche il gol in due occasioni (fuori di poco Iniesta e traversa di Xabi Alonso che ancora trema), gioca tutto esclusivamente sugli uno contro uno sulle fasce e si affida a cross a getto continuo che somigliano a preghiere. È entrato anche Navas (errore far uscire Silva, a quel punto fai uscire Puyol, accentri Ramos e Navas te lo giochi come falso terzino), un po’ di freschezza, ma poca precisione al cross. Un po’ tutti si fiondano in area di rigore, alla rinfusa, e la squadra così perde ordine nelle transizioni e continuità di manovra regalando pure un contropiede alla Svizzera che quasi costa lo 0-2 (slalom spettacolare di Derdiyok, il più dotato dell’undici elvetico). Forse una volta che decidi di giocare a cross servirebbe Fernando Llorente, ma ad entrare Pedrito per l’infortunato Iniesta (solo una botta comunque). La Svizzera finisce senza grossi affanni, e ora la Spagna rischia di giocarsi tutto all’ultima partita con il Cile.
CARLO PIZZIGONI
che delusione
RispondiEliminasoprattutto quella merdaccia raccomandata di Brusquetta
RispondiEliminaby Franck
Non riesco a postare il video di questa partita. Quello di Cile-Honduras invece non l'ho messo perchè era un minuto scarso e c'era solo una punizione di Mati Fernandez, nemmeno il gol...
RispondiEliminaPiù tardi scriverò qualcosa su questa partita, il tempo di riordinare le idee.
le idee dovrebbe riornarle la spagna. peccato che non ne abbia.
RispondiEliminasenza lo stellone europeo si vedono tutti i limiti nel saper fare solo melina e contropiede.
fuori Xavi e Villa e dentro giocatori veri come i bilbaini.
KUBALA
L a solita squadra piatta, orizzontale, che non riesce a sfondare mai.....Che tristezza....
RispondiEliminaOggi lascio a voi :)
RispondiEliminaSono arrivato a stasera senza alcuna idea e nessuno spunto.
A domani con le classiche e solite critiche su Domenech :asd: :asd:
P.s: Valentino, anche te stai avendo problemi a linkare i video da Sapo.pt?? Ieri volevo postare quelli del Brasile, ma non riuscivo proprio a linkarlo...
Esatto Silvio... a questo punto direi di assicurare minimo i tabellini e non dannarci troppo per i video, se ci sono bene se no pazienza.
RispondiEliminaDa quel sito direi che è impossibile prenderli...
RispondiEliminaSe li troviamo dagli altri, ok... Ad esempio, adesso per la partita del Sudafrica ho trovato.
Aspetterei con le sentenze anche se pure io inizio a sentire puzza di bruciato.
RispondiEliminaMa sicuramente non credo che la Spagna non abbia un colpo di coda nei prossimi due matches, anche perché tanto talento non si può buttare via nell'appuntamento più importante della storia calcistica spagnola. Sarebbe la più grande sorpresa della storia, moderna ed antica, se la Spagna dovesse mai farci la malaugurata sorpresina di farsi le valigie dopo appena tre gare...
Io non ho dato la Spagna tra le favorite, nonostante in semifinale io abbia pronosticato quattro europee. Però pensavo che il girone fosse vinto facile facile con tanti gol (io su Excel un mese fa ho fatto i miei pronostici per tutto il Mondiale e la Spagna l'avevo messa come unica squadra a punteggio pieno nei gironi).
RispondiEliminaChe non tutto fosse perfetto lo immaginavo, ma pensavo si notasse più avanti: in ogni caso, penso che ci saranno vittorie nette nelle prossime due, però le vere incognite saranno più avanti secondo me.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminami associo a quanto scritto da Vojvoda. Piano con le sentenze affrettate. La Spagna ha perso una partita. Non il mondiale. La squara resta una delle più attrezzate dell'intero lotto. Dico di più. Questa sconfitta, giunta quando tutto può essere ancora rimediato, potrebbe paradossalmente rivelarsi positiva, potrebbe spingere i giocatori e Del Bosque a proporre un calcio mentalmente più cattivo e determianto (dal punto di vista tecno-tattico c'è poco da fare: la Spagna è questa, gioco corto, possesso di palla e penetrazioni centrali con i falsi esterni... non si può stravolgere una filosofia per un risultato sfortunato). Ricordiamoci. tra l'altro, che il ko è maturato anche in modo piuttosto casuale, in virtù di un gol in stile "Mai dire gol" e di tante, troppe, occasioni non sfruttate per leziosità, per eccesso di sicurezza (Villa, ci sei? O hai dimenticato in patria il tuo killer istinct negli ultimi 16 metri). Tenete presente che dico questo solo in virtù di un forzato approccio razionale. Al di là dell'assoluta ammirazione per i valori tecnici delle furie rosse, non simpatizzo minimamente per lo spocchioso atteggiamento di superiorità che, non da ora, caratterizza non solo la stampa, ma l'intero movimento del calcio spagnolo (E fosse solo il calcio... Valentino, perdonami).
RispondiEliminaMarcello
Marcello, c'è poco da fare, hai pienamente ragione sull'ultimo punto. Anzi, ti inviterei a rivolgere un pensiero compassionevole al sottoscritto che quei giornali se li deve leggere ogni giorno turandosi il naso...
RispondiEliminaRiguardo all'aspetto tecnico, non c'è da stravolgere nulla, ci mancherebbe, però qualche ritocco all'interno del sistema di base si può fare. Non è positivo, e non è normale l'abbandono di Villa negli ultimi 16 metri visto ieri... tramite due punte o tramite Cesc al posto di Busquets, oltre che tramite un atteggiamento in generale meno lezioso (evidentissimo nel primo tempo di ieri... poi nella ripresa dopo aver preso il gol hanno smesso di essere leziosi ma hanno stravolto la filosofia, hanno giocato a qualcosa che non sanno giocare).
Dichiarazioni di Aragonés
RispondiElimina"Forse il problema è stato presentarsi dall'inizio con due centrocampisti difensivi"
http://www.marca.com/2010/06/17/futbol/mundial_20
10/selecciones/espana/1276729599.html
Ho appena rivisto la sintesi veloce si Raisport: una ventina di fasi offensive della Spagna contro 2, forse 3 della Svizzera. Il sedere è il 24esimo giocatore che bisogna portarsi al mondiale...questo è fuori di dubbio...
RispondiEliminaLa Spagna ha preso un impegno con il mondo del calcio: VINCERE GIOCANDO BENE. Anche perdendo è l'unica squadra (germania esclusa) che ha cercato di imporre un calcio dominante. Chi ama questo sport non può che tifare Spagna contro chi (come Mourinho) vince con il catenaccio moderno fatto di grande fisicità difensiva e di veloci transizioni. VAMOS ESPANA CAMPEON...
RispondiEliminaEdoardo Tinghi
Ai video ci ho pensato io. ;)
RispondiEliminano Edoardo chi ama il calcio non può che disprezzare una non squadra altezzosa e supponente come la Spagna. calcio dominante un cavolo: dominante è stata la Svizzera che ha scelto il modo di affrontare la partita e ha fatto in modo che la partita seguisse quell'andamento: la spagna è stata IMPOTENTE, altro che dominante.
RispondiEliminatenere palla per 90 minuti solo per tenerla è solo una perdita di tempo: non è nè spettacolare, nè offensivo, nè efficace.
la possono infiocchettare come vogliono ma a me in giro non prendono: sono solo melina e e contropiede, melina e contropiede.
il loro calcio non è offensivo, non è attivo, non è dominante ma attendista e speculativo. quando devono fare davvero la partita si è visto quanto sono bravi. e la cosa più grave è che individualmente sono quasi tutti fortissimi.
ha perfettamente ragione marcello.
la sconfitta può essere paradossalmente un vantaggio per la spagna (ma doveva esserlo anche la confederation cup): meglio perdere ora che dopo. ma l'impressione è che la loro arroganza e soprattutto la loro stupidtà impedisca loro cercare di capire dove sbagliano e dove dovrebbero imparare dagli altri.
su Villa poi sfondi una porta aperta. Se Villa, Silva e Mata sono questi grandi fenomeni perché sono arrivati a 30 punti dalle Big?
che pessimo acquisto per il Barca david villa. già lo vedo, come nella partita con l'inter, un sacco di volte la prossima stagione pique messo negli ultimi minuti a fare il centravanti per supplire alle carenze di villa. un acquisto senza senso,ancor più se pensi che hai già Bojan con caratteristiche quasi identiche.
KUBALA
Kubala le opinioni sono tutte ben accette, purchè rimangano nel campo della logica, e da qualsiasi punto la si veda non ha alcun senso logico affermare che la Spagna faccia "melina e contropiede", almeno che il termine contropiede nel tuo vocabolario stia a significare qualcosa che a noi è sconosciuto.
RispondiEliminaper contropiede intendo per esempio questo.
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=6JRaUnTSKSo
per melina... beh... la vediamo per 90 minuti su 90 quando gioca la Spagna.
KUBALA
Quella per me si chiama verticalizzazione, non contropiede...Contropiede, o meglio contrattacco, è quando spezzando una trama offensiva riparti in velocità negli spazi lasciati liberi di chi è venuto ad attaccarti sbilanciandosi, se la palla ce l'hai sempre te nella metacampo avversaria come la Spagna il contropiede lo subisci, al limite.
RispondiEliminaQuesto è un (magnifico) contropiede
http://www.youtube.com/watch?v=wVE0wFu6Ntg&feature=related
Per quel che riguarda la melina, vorrei sapere se pensi la stessa cosa del gioco del Barca...
Kubala, scusa, ma non vorrei essere equivocato. Il mio discorso non riguardava tanto i singoli o il sistema/filosofia di gioco (che poi possa preferire il modello anglosassone a quello latino, è un discorso diverso...), quanto piuttosto la mentalità, la mancanza di una certa cattiveria che ogni grande squadra deve avere e che le furie (??) rosse, contro la Svizzera, non hanno mostrato. Villa per me resta un grande attaccante (forse, considerata l'età, il Barca ha speso troppo per lui, ma anche qui è un altro discorso) e ho un'enorme considerazione anche di Silva (Su Mata invece mantengo qualche riserva... ma è comunque un ragazzo molto interessante).
RispondiEliminaMarcello
Come accaduto a Xavi, anche a me è parso di rivedere Barça-Inter. Hitzfeld ha messo a nudo tutti i limiti del tiqui-taca in una maniera assai semplice, la stessa utilizzata da Mourinho ed Hiddink: un camion davanti alla porta, che fuori di metafora significa densità massima di maglie in area e conseguente stato confusionale degli avversari, troppo abituati ad entrare in porta con la palla per provare la conclusione da fuori (e dire che si usa un'imitazione del Super Tele!).
RispondiEliminaProprio su quest'ultimo punto vorrei porre l'attenzione: la Spagna - ma anche il Barça, eh - non tira praticamente mai da fuori area. Ieri ci ha provato praticamente il solo Iniesta, quello che fregò Hiddink e che ieri non era al meglio; per il resto, quesi nulla, Xabi Alonso a parte: la traversa ancora trema, ma riprovarci proprio no? Nel finale gli uno-contro-chiunquesifacciasotto di Navas non hanno portato a nulla, visto e considerato che se anche i cross fossero giunti in area non ci sarebbe stato nessuno oltre a Piqué e Torres in grado di svettare sugli svizzeri. Obbrobrio finale, il cross di Pedro: sei in area di rigore, perdi 1-0, hai anche abbastanza spazio per tirare in porta... e perché crossi? Spara, e se va bene strappi un punto.
Non so Valentino, forse sono stato troppo duro, ma spesso mi pare che questi piccoletti spagnoli siano monotematici: che ci si passi la palla all'infinito alla ricerca del varco va benissimo, ma se il varco non si apre bisogna necessariamente trovare una soluzione alternativa. E Iniesta manca, alla Spagna come al Barcellona, questa soluzione alternativa finisce col venire a mancare nonostante la pletora di campioni che le due squadre si ritrovano in rosa.
Antonio, fatti i complimenti a Inter e Svizzera, devo aggiungere che hanno scoperto l'acqua calda.
RispondiEliminaCioè, sono anni che Barça da un lato e Spagna dall'altro affrontano avversarie che in maggioranza cercano di applicare la stessa ricetta: densità dietro la linea di palla, baricentro basso davanti alla propria area, lasciare il pallone agli avversari.
E sono anni che il Barça e la Spagna giocano coi nani e tocchettano: qualche volta vincono, qualche volta (molto più raramente) perdono. Qualche volta giocano bene, qualche volta l'avversario gioca meglio di loro. Qualche volta entrano in porta col pallone, qualche altra si palleggiano addosso. Come diceva Boskov ai tempi in cui allenava in Spagna (anche lì hanno impresse le sue massime), "futbol es futbol".
Il mio sarà un ragionamento semplicistico, ma è solo per dire che non mi sembra il caso di ragionare in termini di tesi definitive del tipo "oddio, la Svizzera ci ha battuto, ha capito come neutralizzarci, non potremmo più giocare col nostro stile", oppure "l'Inter ha messo a nudo il Re".
Sui tiri da fuori hai stra-ragione.
Innanzitutto complimenti a tutti per il livello dei post e delle discussioni, un bravo speciale a Valentino per il suo blog che purtroppo ho conosciuto da poco e lo trovo davvero apprezzabile. Aspettavo anche io la Spagna al varco, dopo tante partite squallide come un ingorgo in tangenziale est, nella speranza di vedere del buon calcio: la delusione è stata profonda, al di là del risultato. Ritengo ancora adesso le furie rosse la squadra più completa di tutto il lotto, solo l'Argentina ha un talento superiore in avanti ma non vale la Spagna nei primi 70 metri di campo. Insomma, è un'occasione unica e storica per portare il primo titolo mondiale a casa e questa partenza falsa rischia di compromettere tutto. Ho rivisto la squadra supponente e priva di carattere che in molte altre manifestazioni si squagliava alla prima difficoltà. La sicurezza e la brillantezza dimostrata nell'ultimo quadrienno è sparita di colpo, sembra che anche questi grandi giocatori soffrano la pressione quando indossano la maglia della nazionale al mondiale. Detto questo, sono d'accordo sull'errore di impostazione iniziale di Del Bosque: Bousquets è una scelta sin troppo prudente, che crea una reazione a catena nello sviluppo del gioco: grande palleggio sterile, senza veri incursori capaci di dare la scossa (Fabregas serve come il pane), soprattutto la Spagna del primo tempo è una squadra con pochi gol nelle caratteristiche dei suoi giocatori. Fabregas per Bousquets sarebbe già una soluzione interessante come ha detto Valentino, a me piacerebbe nelle due partite restanti del girone uno schema da vecchio Barca, con Xavi, Iniesta o Fabregas interni, Xabi Alonso davanti alla difesa e due esterni offensivi veri tra Pedro, Jesus Navas, Silva o lo stesso Villa ai lati del centravanti. Mi sembra lo schema migliore per dilatare le difese avversarie più chiuse e nel contempo dare profondità e pericolosità alla manovra. Un saluto a tutti. Alenar
RispondiElimina@Kubala
RispondiEliminaPer me affermare che la Spagna è speculativa è una contraddizione in termini. Ma ogni opinione è lecita.
Fatto sta che vedere la Spagna e il Barca per me è puro divertimento e vedere invece squadre che rinunciano a giocare e si adattano all'avversario non è da grande squadra nè da grandi uomini.
Tutti si ricorderanno sempre dell'Olanda del 1974 (che non ha vinto nulla), della Spagna di Euro 2008 e del Barca di Guardiola perchè hanno creato un "modello", un'idea di gioco. Nessuno si ricorderà mai dell'inter o del porto di mourinho che hanno vinto facendo solo calcio speculativo.
@ Valentino
Mi piacerebbe sapere l'opinione di Valentino in merito.
Grazie e saluti a tutti
Edoardo Tinghi
quella è une verticalizzazzione ma è pure un contropiede.
RispondiEliminala palla per quanto puoi averla (quasi sempre) te ogni tanto la perdi gli avversari ripartono in contropiede, rubi palla e a tua volta riparti in contropiede. così ha giocato la spagna, almeno così si è resa pericolosa.
e il possesso della spagna era più nella sua metà campo che in quella avversaria.
non ho nulla contro la melina e il contropiede. ho molto contro chi spaccia melina e contropiede per gioco offensivo e/o spettacolare.
non ho nulla contro melina e contropiede se la squadra sa fare ANCHE altro.
il Barca lo sa fare, la Spagna no, o almeno molto meno.
Villa grande attaccante ma non quello che serviva al Barca.
Silva buon giocatore ma al Barca e probabilmente pure al Madrid non serve praticamente a nulla. Mata idem.
se le squadre che affrontano la Spagna giocano in una certa maniera è anche per colpa della Spagna. sanno che in quella maniera vanno in difficoltà. perchè? perchè NON HANNO UN GIOCO. il gioco ti serve proprio quando gli spazi non ci sono.
il problema del tiro in porta non è solo il problema del tiro in porta e che questi fanno solo il passaggetto orizzontale, non tentano MAI una giocata che sia individuale o collettiva. c'è possesso palla e possesso palla. per questo è SPECULATIVO. perchè non rischiano mai una giocata.il possesso palla della spagna è solo noia,non c'è NULLA di spettacolare, come ,lo era pure nel 2008.
iniesta manca ma una sedicente grande squadra non può dipendere solo da Iniesta.
poi... a parte qualche giocatore tra il Barca e la Spagna hanno ben poco in comune, dal sistema di gioco al ritmo, al numero di giocatori che si portano in attacco.
se tu ti diverti vedendo la spagna, contento tu, a me fa addormentare.
l'europeo del 2008 se lo ricorderanno solo gli spagnoli e forse per l'unica ragione che sarà per molto tempo l'ultimo trofeo che hanno vinto. la spagna non ha creato nessun modello visto che si giocava così anche 50 anni fa.
al contrario Mourinho ha innovato molto di più soprattutto al Porto.
citare poi l'olanda del 1974 è pura bestemmia dato quanto sono agli antipodi le due squadre. Rinus Michels a gente come Xavi o Xabi Alonso avrebbe tirato dei grandi calcioni nel culo.
KUBALA
Scusate, ma al di là dell'esser d'accordo o no con Kubala, l'immagine di Michels che piglia a "calcioni" nel culo Xavi o Xabi Alonso, mi fa morire dal ridere...
RispondiEliminaMarcello
Io sono d'accordo con la lettura di Kubala della partita dell'altro giorno. La Spagna non ha mai dominato veramente. Tenere il pallone di per sè non è nè un fattore di dominio nè un merito.
RispondiEliminaPerò non sono d'accordo con la sua lettura generale della Spagna di questi anni.
La Spagna di Euro 2008 (la Spagna della semifinale e della finale, sostanzialmente) è a mio avviso una grande squadra perchè completa, perchè capace di gestire al meglio più registri.
Ripiegamento ordinato e intensità difensiva nelal propria metà campo, contropiede magistrale ma anche elaborazione a difesa schierata.
La semifinale con la Russia è stata chiusa da due contropiedi, ma a sbloccarla è stata un'azione inequivocabilmente a difesa schierata. Lì la Spagna se li è cercati e creati da sola gli spazi. Con gli appoggi a rotazione dei centrocampisti e degli esterni, fino a quando Xavi non si libera tra le linee, poi la sovrapposizione di Capdevila che porta via l'uomo a Iniesta, palla dentro e Xavi che si inserisce dalla seconda linea. Questo è MANUALE di come si attacca una difesa schierata.
Idem con la Germania: lì la difesa tedesca è più alta, ma è lo stesso schierata, la Spagna non ha bisogno di allargare il gioco con le sovrapposizioni (proprio perchè la difesa tedesca è già un po' alta), però deve lo stesso elaborare per linee interne: solito tourbillon dei centrocampisti, e ancora Xavi che si smarca tra le linee e manda in porta Torres.
Dopo l'Europeo lo stile di gioco si è consolidato, ed è chiaramente improntato al possesso-palla nella metacampo avversaria (non nella propria), al recupero alto (più alto di come avveniva con Aragonés) e alla partecipazione di quasi tutti i giocatori alla manovra offensiva.
Palla da un lato all'altro non tanto per tenerla, ma in attesa di aprire il varco con le rotazioni dei centrocampisti interni, i movimenti dalle fasce verso il centro degli esterni, quelli dentro-fuori delle punte, le sovrapposizioni dei terzini...
Poi non lo so, qualcuno mi dovrebbe aiutare a capire dove risiede la bieca speculazione e la mancanza di idee a difesa schierata nell'azione che parte dal minuto 0:50 di questo video...
http://www.youtube.com/watch?v=03YSk6xfP8k
Detto questo, non voglio avere la presunzione di imporre i miei gusti o dire "non si può tifare per" o "non si può non tifare contro". Ognuno tifi per chi cavolo gli pare e si faccia piacere quello che vuole.
@ Edoardo
RispondiEliminaIo ho una predilezione per questo tipo di calcio, ma ci tengo a sottolineare la distinzione fra i gusti e l'analisi obiettiva. "Giocare bene" e "giocare bello" son due cose completamente separate, e per me in queste discussioni dovrebbe avere rilevanza soltanto il primo aspetto, perchè se lo si mischia al secondo si rischia di fare confusione.
Esistono un sacco di maniere di giocare bene, vivaddio: tu sai qual è lo stile che preferisco, ma ciò non toglie che a modo suo l'Inter di Mourinho abbia giocato bene (a Stamford Bridge, all'andata col Barça e anche in finale). Esistono prima di tutto le caratteristiche dei giocatori e diversi modi di giocare in base a queste. Mourinho è stato magistrale.
@ Alenar
Ciao, benvenuto, molte grazie per i complimenti.
Sì, vedo che siamo d'accordo sul centrocampo spagnolo. Però io preferirei non stravolgere inventando altre formule. Piuttosto nella partita con l'Honduras mi giocherei le due punta: per motivi tattici ma anche perchè bisogna dare un altro messaggio di maggiore aggressivitàe perchè serve vincere a tutti i costi e possibilmente con un buon margine per la differenza-reti. Il controllo del centrocampo non dovrebbe essere un problema coi centroamericani, quindi si può togliere uno in mezzo e aggiungere una punta.
Poi nelle partite successive (sempre che si siano) al posto di Busquets metterei Cesc, e magari toglierei il Villa della prima partita per fare spazio a Torres.
Altra soluzione da non scartare comunque è il 4-3-3, ma non con due ali pure: Del Bosque lo ha già usato nel 5-0 delle qualificazioni col Belgio (una delle gare migliori della sua gestione), tre interni e tridente con Silva a destra, Villa a sinistra e Torres in mezzo. Così hai sia Villa che Torres, ma non perdi palleggio perlinee interne, che è ilvero fattore di superiorità (per questo non voglio ali pure dall'inizio, rischiano di eliminare il tourbillon nel mezzo).
"Poi non lo so, qualcuno mi dovrebbe aiutare a capire dove risiede la bieca speculazione e la mancanza di idee a difesa schierata nell'azione che parte dal minuto 0:50 di questo video...
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=03YSk6xfP8k"
non male l'azione , anche perchè dentro c'è pure un lancio dal terzino all'esterno opposto che rarissimamente si vede in questa Spagna.
il resto dell'azione invece risulta un po' troppo macchinosa.
io dico, toccare meno ma meglio(anche con giocatori di livello inferiore)
http://www.youtube.com/watch?v=9dBOBHi9QH4&feature=player_embedded
KUBALA
Valentino: le soluzioni sono tante, tutte potenzialmente buone, visti i giocatori a disposizione. Il nodo della questione forse è Torres: con lui al massimo della forma, vedi europeo 2008, hai un terminale offensivo di sicuro valore, che ti permette di risolvere anche situazioni intricate. Se invece il centravanti non dà garanzie, nel mazzo devi scegliere gli uomini che hanno anche il gol nel sangue, vedi Fabregas, oppure esterni che diano profondità. Non so se sei d'accordo, però in un mondiale i giocatori determinanti in zona gol sono fondamentali, sono tutte partite da dentro o fuori, la bella calligrafia serve fino a un certo punto. In questo senso l'Argentina ha un vantaggio enorme rispetto alla Spagna, che io preferisco come qualità collettiva ed armonia di gioco. Per lo stesso motivo credo poco nel Brasile, troppo compassato e legato alle fiammate di uno spento Kaka. Alenar
RispondiElimina@ Kubala
RispondiEliminaAmmazza, ad averli così macchinosi anche l'altro giorno!
Supergol quello che hai messo, grazie perchè non l'avevo mai visto. Comunque sono stili e latitudini diverse, io non ce li vedo, per indole e fisicità, gli spagnoli a fare un gol così "nordico".
Sì, dal terzino all'esterno opposto raramente, però da Piqué all'esterno opposto già se ne vedono (molto meno la diagonale opposta, dal centro-sinistra verso destra, e questo si spiega con le caratteristiche di Puyol). Comunque è anche una questione di caratteristiche dei giocatori, non gioca con ali così aperte. La Spagna tende a cambiare gioco più in una fase successiva dell'azione, già nella metacampo avversaria, tipo "combinazione sulla fascia sinistra, non si passa, palla inidetro, cambio di lato di Xabi Alonso o Xavi e inserimento in corsa di Sergio Ramos".
@ Alenar
Io tendenzialmente sarei più per i 5 con Fabregas, i 5 centrocampisti tendono a dare un controllo superiore alla Spagna, però conl'Honduras le due punte sono obbligatorie, Torres è obbligatorio. Servirà più verticalità, e più giocatori determinanti in zona gol, come dici tu. Col Cile sarebbe già diverso: il Cile è una squadra che gioca sul serio, e lì correre il rischio di perdere il centrocampo assume una certa gravità.
Oh ragazzi, se si parla così tanto della Spagna (col mio credo siano 31 commenti) vuol dire che ci siamo: in pentola bolle il titolo mondiale, sta squadra è pronta, è la più forte, la più completa nei reparti.
RispondiEliminaDue cose: il possesso palla della Spagna è estremamente difficile da fare ma ancor più da mantenere nella metà campo avversaria e con così tanti passaggi e movimenti tra le linee (generalmente un possesso spagnolo spettacolare può prevedere anche una trentina di tocchi utili. Per utili intendo finalizzati ad offendere e non "melinosi", scusate il termine auto-coniato). Questo possesso si fa solo se hai grandi giocatori con i fondamentali a posto anche in zone di campo "minate".
Due: non credo che Michels avrebbe preso a calci Xavi e Xabi Alonso e volendoci scherzare sopra credo che il basco, in caso di calcio nel culetto ricevuto, avrebbe risposto bombardando l'olandese con botte terribili dai trenta metri finalizzate a togliere le ragnatele dal sette.
Miglior giocatore, e di gran lunga della seconda parte di stagione del Real Madrid...
i commenti sono molti perchè la sconfitta della spagna è per ora la sorpresa più grande , anche di più dell'eliminazione della francia.e poi almeno la metà dei commenti sono miei o fomentati dalla mia "eresia"
RispondiEliminaMichels avrebbe preso a calci i due perchè non corrono , sono troppo statici, lui che ha fatto correre pure Van Hanegem che non brillava certo per velocità...
KUBALA