HONDURAS (4-2-3-1): Valladares; Chavez, Figueroa, Nunez (34' st Martinez), Izaguirre; W. Palacios, Guevara (20' st Thomas); Mendoza, Espinoza, Alvarez; Pavon (14' st Welcome). (Canales, J.Palacios, Bernardez, D. Suazo, Garcia, Sabillon, Turcios, Escober). All.: Mendoza (Rueda squalificato).
CILE (4-3-3): Bravo; Isla, Medel, Ponce, Vidal (36' st Contreras); Millar (8' st Jara), Carmona, Fernandez; Sanchez, Valdivia (42 st' M. Gonzalez), Beausejour. (Pinto, Fuentes, H. Suazo, Estrada, Orellana, Fierro, Tello, Paredes). All.: Bielsa.
ARBITRO: Maillet (Sey).
NOTE: angoli: 4 a 6 per il Cile. Recupero: 1' e 3'. Ammoniti: Carmona, Fernandez e Palacios per gioco scorretto
...e finalmente arrivò Bielsa. Il Cile vince una partita al Mondiale dopo quasi 50 anni, con il punteggio che poteva essere anche più netto, visti gli errori di mira, specie nel secondo tempo, però si candida a sorpresa del torneo. Protagonista di tutto, ovviamente, il Loco Bielsa, e la sua teoria di calcio moderna, fatta di pressione, ripartenze e organizzazione anche a difesa schierata. Senza il centravanti Suazo, il CT cileno opta per il Mago Valdivia in posizione di 9: scelta ottima dato che l'ex Palmeiras ha buone intuizioni tra le linee e tanta qualità, anche se in fase di conclusione non è il Chupete. Durante le qualificazioni Bielsa ha alternato due moduli, il 4213 con Millar volante insieme a Carmona, e il celebre 3313: ieri ha optato inizialmente per il primo e nel secondo tempo ha fatto scivolare Vidal da terzino sinistro a centrocampista con l'inserimento di Jara al lato di Medel e Ponce sull'ultima linea, a 3, davanti a Bravo. Bene Mati Fernandez dietro le tre punte, in cui ha brillato l'udinese Sanchez, destinato a una carriera prestigiosa. Onorevole la prova dell'Honduras, migliore rispetto alle ultime uscite; cerca di rimanere compatto, di pressare in mezzo e di ripartire quando può, la qualità è quella che è, ma certo non è rimasto passivo.
CARLO PIZZIGONI
NOTE: angoli: 4 a 6 per il Cile. Recupero: 1' e 3'. Ammoniti: Carmona, Fernandez e Palacios per gioco scorretto
...e finalmente arrivò Bielsa. Il Cile vince una partita al Mondiale dopo quasi 50 anni, con il punteggio che poteva essere anche più netto, visti gli errori di mira, specie nel secondo tempo, però si candida a sorpresa del torneo. Protagonista di tutto, ovviamente, il Loco Bielsa, e la sua teoria di calcio moderna, fatta di pressione, ripartenze e organizzazione anche a difesa schierata. Senza il centravanti Suazo, il CT cileno opta per il Mago Valdivia in posizione di 9: scelta ottima dato che l'ex Palmeiras ha buone intuizioni tra le linee e tanta qualità, anche se in fase di conclusione non è il Chupete. Durante le qualificazioni Bielsa ha alternato due moduli, il 4213 con Millar volante insieme a Carmona, e il celebre 3313: ieri ha optato inizialmente per il primo e nel secondo tempo ha fatto scivolare Vidal da terzino sinistro a centrocampista con l'inserimento di Jara al lato di Medel e Ponce sull'ultima linea, a 3, davanti a Bravo. Bene Mati Fernandez dietro le tre punte, in cui ha brillato l'udinese Sanchez, destinato a una carriera prestigiosa. Onorevole la prova dell'Honduras, migliore rispetto alle ultime uscite; cerca di rimanere compatto, di pressare in mezzo e di ripartire quando può, la qualità è quella che è, ma certo non è rimasto passivo.
CARLO PIZZIGONI
Non male davvero il Cile. Tecnico ma non solo: io sono per il calcio di ritmo per questo spesso le squadre sudamericane non mi esaltano, ma qui s'è giocato con grande velocità e un'aggressività continua davvero molto divertente anche per me. Bisogna però segnare: un match così dominato non può rimanere aperto fino all'ultimo, quando una mischia può anche causare il pareggio.
RispondiEliminaBella squadra, che si vede che ha lavorato sulla fase offensiva: mi chiedo perchè altri ct l'abbiano trascurata in queste due settimane, rendendola di fatto casuale... Vero che è difficile creare una vera organizzazione completa per le Nazionali perchè il tempo per lavorare è troppo poco, ma perchè non provarci? Il Cile si vede che è talento individuale, ma anche movimenti studiati.
Se ne parlava tanto di questa squadra: meritatamente.
Sì, mi trovo d'accordo con il tuo pensiero ed aggiungo che oggi giocavano di fatto senza attaccanti, credo che con il ritorno del Chupete Suazo il problema del gol possa essere risolto senza troppi problemi. Ottimo Cile davvero, comunque.
RispondiEliminaBeh, ragazzi, questo è Bielsa: è uno dei pochi allenatori che sostengono che le squadre vanno organizzate a partire dalla fase offensiva. E che le strutturano da cima a fondo.
RispondiElimina"El Loco" fa parte del mio Pantheon personale (ho anche trovato in rete la sua biografia, intitolata "Lo suficientemente Loco"). Ci scommettevo che sarebbe piaciuto a Silvio il Cile perchè effettivamente Bielsa ha un' idea di ritmo più europea, più olandese. E la fissa del 3-3-1-3, anche se oggi ha sperimentato la difesa a 4.
Io il Cile me lo aspettavo così perchè già nelle qualificazioni mi aveva impressionato. Su tutte la meravigliosa esibizione casalinga con l'Argentina, quella che costò il posto al Coco Basile.
Eh, sì... le squadre del Loco giocano alla grande, c'è poco da fare . E non ci sono tante punte esterne come Sanchez, in questo mondiale. Aspetto il Chupete Suazo anche io per dare peso e concretezza all'attacco rojo. Al di là di questo, il Cile ha grossi limiti difensivi, persino a prescindere dalla filosofia offensivista di Bielsa. Medel non è un difensore centrale. Isla, anche se si adatta bene, non è un tezino destro. Vidal, non è un terzino sinistro. La diga di centrocampo Carmona/Millar, con tutto il rispetto, non corrispnde a Makelele/Vieira. Insomma, squadra estremamente divertente, che vorrei vedere giocare sempre, ma che non mi pare proponibile a livelli troppo alti. Chiaro che se Mati Fernandez o Valdivia, azzeccassero un mondiale all'altezza delle enormi potenzialità tecniche (mai espresse compiutamente in determinati contesti), il discorso potrebbe farsi molto interessante.
RispondiEliminaMarcello
Sì, Medel centrale in una difesa a 4 non l'avevo mai visto... al massimo a destra in una difesa a 3.
RispondiEliminaUn altro punto è l'ala sinistra: io preferirei Orellana a Beausejour. Orellana è molto inferiore dal punto di vista atletico (è un giocatore piuttosto deficitario nel corpo a corpo), però ti dà qualche soluzione in più in fase di possesso, può anche tagliare tra le linee e trattenere palla oltre che cercare il fondo. Beausejour è un buon giocatore, ma è più lineare, più cursore. Comunque i due possono giocare tranquillamente assieme, infatti nel 3-3-1-3 Bielsa ha spesso utilizzato Beasejour vertice sinistro del centrocampo e Orellana nel tridente (soprattutto a destra, in questo caso non ci sarebbero problemi per Alexis a passare a sinistra).
Il Chupete lo reputo uno dei migliori attaccanti del mondo, figuratevi quindi quanto lo possa attendere...
Un altro giocatore che mi piacerebbe vedere è Estrada, centrocampista di regia, mancino elegantissimo.
Ci son parecchi buoni giocatori che hanno trovato l'allenatore giusto: ricordiamo il Cile terzo classificato nel mondiale Under 20 del 2007, dove c'erano già i vari Vidal, Isla, Alexis Sanchez, Medel (e anche uno che si sta perdendo per strada, Vidangossy).
A chi potesse interessare il libro su Bielsa (in spagnolo):
RispondiEliminahttp://www.4shared.com/file/175509744/d0e85b4c/Se
nosiain_Ariel-Lo_suficientem.html
Lo aspettavo questo Cile, forse ancor più della Corea. Tanti giocatori di talento, un tecnico coraggioso e preparato, un gruppo forgiato negli anni a partire dalle categorie giovanili. La prestazione con l'Honduras francamente non mi ha entusiasmato: l'assenza del Chupete s'è fatta sentire, anche se Valdivia non se l'è cavata male da falso centravanti. Chi invece m'è piaciuto tantissimo è Isla, potenzialmente un terzino destro di grande prospettiva. Anche Vidal dall'altra parte non se l'è cavata male, così come Mati dietro le punte. Col ritorno di Suazo, però, meglio lui o lo stesso Valdivia come trequartista? Beausejour davanti mi sembra importante proprio per la sua atleticità: in una squadra di palleggiatori un giocatore più "lineare" come lui ci può stare. Il problema però ora è un altro e ha la bandiera rossocrociata. L'entusiasmo generato dalla vittoria contro la Spagna può trascinare la truppa di Hitzfeld a ripetersi contro la Roja: per quanto stimabile per organizzazione difensiva e ordine nelle ripartenze, vedere la Svizzera agli ottavi al posto del Cile mi mette un po' di tristezza...
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