martedì 15 giugno 2010

Costa d'Avorio-Portogallo 0-0


COSTA D'AVORIO (4-3-3): Barry; Demel, K. Toure, Zokora, Tiené; Eboue (dal 43' s.t. Romaric), Y. Toure, Tioté; Dindane, Gervinho (dal 36' s.t. Keita), Kalou (dal 20' s.t. Drogba). (Zogbo, Bamba, Yeboah, Boka, Angoua, Gohouri, Gosso, Kone, Doumbia): All.: Eriksson.

PORTOGALLO (4-2-3-1): Eduardo; Paulo Ferreira, Alves, Carvalho, Coentrao; Mendes, Meireles (dal 40' s.t. Amorim); Ronaldo, Deco (dal 17' s.t. Tiago), Danny (dal 10' s.t. Simao); Liedson. (Beto, Fernandes, Miguel, Rolando, Costa, Duda, Pepe, Veloso, Almeida): All.: Queiroz.

ARBITRO: Larrionda (Uruguay).

NOTE: spettatori: 37.034. Ammoniti Zokora, Demel, Ronaldo. Angoli: 6-4. Recupero: 1' p.t., 3' s.t.

Su Eriksson, che ha giocato la prima amichevole il 30 maggio, taumaturgo in grado di modificare in pochi giorni la testa dei giocatori ivoriani, rivolgetevi altrove. Direi più così: posti davanti alle loro responsabilità, per una volta, la Selephanto ha risposto (anche senza Drogba in campo dall'inizio). E' l'eccezione che avrebbe dovuto essere la regola in questi anni. Ottime comunque la scelta di puntare sul più sicuro e attento Zokora dietro, al fianco del compagno di squadra di gioventù, a Sol Beni, Kolo Touré, e interessante la scelta di Eboué nel centrocampo a 3 del 433 ivoriano. Aruna Dindane è la storia di questo paese calcistico, ed è una tassa da pagare, perché ad oggi non merita proprio la maglia da titolare: evidentemente gli equilibri di spogliatoio devono essere rispettati anche così. Lo staff del CT svedese sceglie di avere grande densità davanti alla difesa: la squadra è compatta, stretta nei tre centrali di centrocampo e con gli attaccanti attenti anche sul lato debole, per un eventuale ribaltamento che il Portogallo gioca poco. Finalmente ha giocato da squadra( giocando così avrebbe vinto tutto in Continente in questi anni invece deludenti): mancano un po' le ripartenze, anche se è ovvio che Gervinho debba partire dall'inizio.


Giusto riconoscere alla Costa d'Avorio i meriti maggiori, quindi non andrei pesante sul Portogallo, che pure ha giocato in linea con le uscite di questi anni: malino. Comunque il giro palla della Selecçao non è stato velocissimo ma certamente eseguito con attenzione, e non ha mai concesso ripartenze pericolose agli ivoriani. Giocare contro squadre così chiuse rappresenta sempre un problema, per tutti. I ragazzi di Queiroz potevano pressare forse un po' più alto cercando maggiormanete la riconquista e la ripartenza, specie con un uomo come Cristiano, letale in queste situazioni, ma in fin de conti, con la prossima partita da giocare contro la Nord Corea, il pareggio ieri ha rappresentato un piccolo vantaggio. Alla fine pari giusto, partita bloccata e sola grande intuizione individuale il fenomenale palo di Cristiano, su una giocata che poteva cambiare l'inerzia del match.

CARLO PIZZIGONI

6 commenti:

  1. La partita più fisica e direi più intensa del Mondiale; non è stata spettacolare, visti gli interpreti che c'erano in campo era lecito attendersi qualcosina di più, ma non la boccerei, non è stato di certo un match così pessimo. Del resto era una sorta di spareggio (anche se secondo me il primo posto del Brasile è tutt'altro che scontato), normale che ne venisse fuori una partita tesa e combattuta. E' fin qui un generale molto fisico e poco tecnico, questo lo si è capito e non è un caso che oggi tutti i giocatori più brevilinei e talentuosi dei lusitani abbiano faticato e non abbiano minimamente inciso; lo stesso Cristiano Ronaldo, fantastico palo a parte, non ha combinato nulla.
    Delle due nazionali mi ha fatto un'impressione migliore sicuramente la Costa d'Avorio, per l'organizzazione difensiva: interessante il centrocampo a 3 che ha concesso pochissimo con l'arretramento di Zokora al centro della difesa, con il capitano Kolo Tourè (MVP, prestazione perfetta la sua) che ha così trovato un partner forse eccessivamente ruvido ma affidabile. Molto bene anche il terzino sinistro del Valenciennes Tiené, che non conoscevo: gran fisico, ottima corsa, bravo nelle chiusure e nel crossare dal fondo.
    Nulla a che vedere con la Costa d'Avorio più arrembante ed offensiva ma anche molto più anarchica e sbadata che nel 2006 uscì (seppur immeritatamente) dopo solo due partite. Importante aver recuperato Drogba.

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  2. Due parole sul "mio" Danny: è sicuramente andato male ed ha sprecato una chance importante visto che non ha il posto assicurato (anche se in questo momento, con Nanì infortunato, tra lui Deco e Simao non c'è proprio paragone...), secondo me penalizzato in parte dalla fisicità degli avversari che l'ha un pò frenato e soprattutto dal fatto di giocare fuori ruolo, troppo decentrato o sulla fascia sinistra o su quella destra, quando a mio avviso per rendere al meglio deve fare il trequartista a tutto campo.

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  3. Comunque io il Brasile non è che lo veda così bene, anzi...poi sarò certamente smentito, ma non credo che abbia assicurato né il 1°, né il 2° posto...

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  4. se la Costa d'Avorio è cresciuta a livello tattico rispetto al mondiale passato è merito di Eriksson, che se l'è giocata bene (unico appunto: avrei tolto Dindane, non Gervinho);
    male il Portogallo, solito 4-2-3-1 ormai di moda (ma lo impone la Fifa per caso?), evanescente Liedson, nervoso Ronaldo

    markovic

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  5. Vero quanto dice Markovic...
    Vi ricordate la Costa d'Avorio alla Coppa d'Africa? Parlo di pochi mesi fa...
    Era totalmente scellerata sul piano tattico... Punte che restavano in zona avanzata e mai aiutavano, Yaya Tourè schierato misteriosamente avanzato, difesa allo sbando...
    Non sono un grande fan di Eriksson, però è evidente il marchio tattico...

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