SLOVACCHIA (4-2-3-1): Mucha; Pekarik, Skrtel, Durica, Zabavnik; Strba (dal 42’ s.t. Kopunek), Kucka; Stoch, Hamsik, Jendrisek (dal 49’ s.t. Jendrisek); Vittek (dal 47’ s.t. Sestak). (Pernis, Cech, Salata, Weiss, Sapara, Kuciak, Holosko, Jakubko, Kozak). All. Weiss.
ITALIA (4-3-3): Marchetti; Zambrotta, Cannavaro, Chiellini, Criscito (dal 1’ s.t. Maggio); Montolivo (dall’11’ s.t. Pirlo), De Rossi, Gattuso (dal 1’ s.t. Quagliarella); Pepe, Iaquinta, Di Natale. (De Santis, Bonucci, Bocchetti, Palombo, Marchisio, Camoranesi, Gilardino, Pazzini). All. Lippi.
ARBITRO: Webb (Ing).
NOTE: spettatori 53.412. Espulsi. Ammoniti Strba, Cannavaro, Vittek, Pekarik, Chiellini, Pepe, Mucha, Quagliarella. Recupero: 3’ p.t., 4’ s.t.
E' finita come doveva finire per quanto (non) fatto dall'Italia in queste tre partite. Un'eliminazione sacrosanta, quella della Lippi-band, incapace di vincere una sola gara con Paraguay, Nuova Zelanda e Slovacchia, che a questo punto del torneo possiamo definire come una squadra difensivamente solida ma poco propositiva (i sudamericani), un insieme di coraggiosi semiprofessionisti (gli All Whites) e la formazione europea meno attrezzata di tutto il Mondiale. Il discorso di Lippi in conferenza stampa è degno del personaggio: fingendo di prendersi fumose responsabilità sulla mancata tenuta mentale degli azzurri, evita sul nascere qualsiasi dibattito sulle sue scandalose convocazioni, sulla condizione fisica penosa della squadra e, cosa più importante, sull'assoluta confusione tattica di cui lui è il principale colpevole. Inutile dichiarare di aver preparato male la partita (come se solo quella con la Slovacchia fosse stata giocata male) quando altre e più gravi sono le mancanze di un commissario tecnico arrogante, con un'idea privatistica di gestione della Nazionale che dovrebbe far inorridire tutti. Stomachevoli le chiacchiere post-partita, farcite di discorsi da bar (fatti però da professionisti ben pagati) sul livello del nostro calcio, come se fosse vera la barzelletta secondo cui non sono rimasti buoni elementi a casa; facendo un po' di nomi a caso, mi vengono in mente Barzagli, Perrotta, Brighi, Cassano e Balotelli. Ma il problema non è questo, siamo seri; il problema è stata la gestione tattica delle tre partite del girone, confusionaria e senza senso. Il c.t. è partito contro il Paraguay con uno schema da Inter mourinhana, è passato al 4-4-2 per trovare il gol perduto dagli attaccanti contro i nozelandesi ed ha concluso contro la Slovacchia con un 4-3-3 impostato su un Gattuso dopolavoristico e uno Iaquinta impresentabile come centravanti, tutto ciò per tacere dello schema (?) a quattro punte e mezzo varato per disperazione nel secondo tempo di quest'ultima partita. Lippi è arrivato in Sudafrica senza un'idea di gioco minimamente definita, ha messo Marchisio ovunque tranne che nel suo ruolo, ha puntato su gente bollita o con qualità mediocrissime (errore gà commesso in sede di convocazioni, con l'ottima scelta di puntare sul blocco della peggiore Juventus della storia ed ignorando i giocatori di Roma, Inter, Sampdoria e Palermo), insomma ha combinato un pasticciaccio tale che ogni paragone con Bearzot, eliminato agli ottavi nel 1986 dalla Francia di Platini, è francamente offensivo. "Grazie Marcello" ha voluto giocare col fuoco, puntando tutto sull'identificazione completa della squadra col suo "conducador" e adesso ne dovrà pagare le conseguenze, giacchè questo fracasso clamoroso rimarrà una macchia indelebile nella sua carriera.
Disastro Italia. Appena due parole, pienamente sufficienti per spiegare cos'è accaduto all'Ellis Park di Johannesburg: una squadra senz'anima, vestita d'azzurro e con un pacchiano distintivo sul petto a ricordare il titolo mondiale, che soccombe alla frizzante Slovacchia, esordiente in Coppa del Mondo. Siccome ci sarà tempo e spazio per spiegare la disfatta italiana, meglio passare al commento della partita.
I primi minuti sono agghiaccianti: un'Italia impaurita lascia l'iniziativa agli slovacchi, che gestiscono il pallone in attesa del movimento tra le linee di Hamsik, assai mobile in avvio di partita salvo poi spegnersi col passare dei minuti. Lippi, che si scervella per rimettere in sesto i suoi, cambia moduli e posizioni con inaudita frequenza: il 4-3-3 iniziale si tramuta in 4-4-2, Montolivo e Gattuso si scambiano la posizione così come Pepe e Di Natale. Le manovra tattiche avversarie non distolgono la Slovacchia dalla partita, condotta con sapienza e senza timori di sorta perché il De Rossi regista non rende e Montolivo risulta pesantemente limitato dalla posizione esterna ricoperta nel centrocampo a tre. I guai italiani non si limitano esclusivamente alla linea mediana: la spinta di Criscito non arriva, mentre Cannavaro è in affano e Di Natale fatica a trovare la posizione ideale; Iaquinta, di cui Lippi si fida ciecamente, è praticamente nullo. Con dei simili presupposti, il gol slovacco diventa questione di minuti. Perché Vittek batta Marchetti è però necessaria una follia difensiva: De Rossi serve Montolivo nel proprio terzo difensivo, ignaro del fatto che la linea di passaggio sia ostruita; Kucka intercetta la sfera e su di lui si avventa Chiellini, scriteriato nello svuotare la propria zona di competenza in cui si avventa Vittek che, complice il tardivo recupero di Criscito, fredda Marchetti con il destro. L'Italia sbanda paurosamente, senza idee né convinzioni. La gara arranca fino al 45', il duplice fischio dell'arbitro è una manna dal cielo per gli azzurri.
Al rientro in campo delle squadre si notano due novità: Maggio e Quagliarella prendono il posto di Criscito e Gattuso, andando a delineare un 4-2-4 che sa di arrembaggio ma anche di disperazione. I due neoentrati portano brio alla manovra azzurra: più dediti al dialogo (favorito anche dall'ingresso in campo di Pirlo), gli uomini di Lippi creano qualche apprensione alla difesa slovacca per cui i maggiori pericoli arrivano da sinistra, dove Quagliarella punta costantemente l'avversario. A furia di attaccare, l'Italia finisce con lo sbilanciarsi e subire in contropiede: Chiellini salva due volte. Non tre: in ritardo su Vittek, 2-0 per la Slovacchia. Qui saltano gli schemi, e succede davvero di tutto. Di Natale riapre la partita infilando Mucha dopo una bella combinazione tra Iaquinta e Quagliarella, cui viene pure annullato il gol del pareggio. Sul fronte opposto Kopunek prende d'infilata la difesa azzurra ed uccella Marchetti, ma l'invenzione di Quagliarella (assurdo pallonetto, assurdo) concede all'Italia ancora qualche istante di speranza. A questo punto il Weiss allenatore (c'è suo figlio in panchina) si gioca due sostituzioni, ed i suoi si rendono protagonisti di numerosi svenimenti: loro perdono tempo, Pepe perde l'appuntamento con il pallone del 3-3. Italia a casa.
ANTONIO GIUSTO
1) Buffon – Ha chiaramente fatto capire che lui non lascerà la baracca. Non riesce ad andare via senza essersi riscattato. È un atteggiamento da uomo coraggioso.
2) Santon – Non ho capito perché l’Inter cerca il laterale destro se ha il miglior difensore di fascia italiano. Prandelli gli darà la fascia e cercherà di migliorarlo in copertura.
3) Criscito – Ad oggi non ci sono specialisti e gli stranieri, comunque pochi, costano troppo. In questo senso Criscito non può non giocare in Nazionale e non andare in qualche club di prima fascia. Inoltre a Prandelli piace il terzino sinistro bloccato se ha un uomo di fascia d’attacco, tanto è vero che giocava Gobbi e a volte Felipe.
4) De Rossi – Prandelli gli aumenterà le responsabilità e la voce in capitolo.
5) Ranocchia – Già con Lippi sarebbe stato il terzo centrale. Per fisico e posizione è il difensore ideale di Prandelli. Un po’ Dainelli, un po’ Gamberini.
6) Chiellini? – Per adesso deve giocare lui perché siamo a corto di centrali italiani. Dovrebbe arrivare un diciottenne che ci cambia la vita. Speriamo.
7) Balotelli – Nei prossimi anni con l’imprimatur Mourinho e il 3-1 Benitez, Balotelli diventerà il nostro Cristiano Ronaldo (il tempo ci dirà se lo assomiglierà, sarà migliore o peggiore). Per lui un posto in attacco con partenza da destra o da sinistra e libertà di accentrarsi. Non seguirà i difensori nelle ripartenze.
8) Poli – Lui sì che può fare il gioco che Lippi chiedeva a Marchisio grazie alle sue capacità di inserimento. Crescerà nel fisico e con un po’ di Champions League e il passaggio ad una grande squadra anche in esperienza.
9) Dumitru o Destro – Può sembrare impossibile ma almeno uno di questi due attaccanti saranno le sorprese dell’Italia per l’Europeo o almeno per Brasile 2014. Dumitru attacca lo spazio e gioca sui tagli, Destro fa il centravanti boa ma sa servire i compagni. Per adesso ci arrangiamo con i vari Gilardino e Borriello, ma poi arrivano questi.
10) Cassano – Come sempre giocherà l’ennesimo Europeo. Speriamo da stella conclamata e inattaccabile così a 32 anni, dopo un anno di allenamenti intensi e mirati, può disputare un Mondiale. Se non ce la fa gioca un mediano di tocco. A questo punto Montolivo
11) Schelotto – L’unico uomo di fascia nel panorama italiano che può fare il Vargas, con tocco migliore e minore esplosività, è il ragazzo argentino sapientemente naturalizzato. Se non scoppia, Prandelli adatterà Giuseppe Rossi, che si riprenderà da questa brutta annata.
JVAN SICA
ora non esageriamo. il Paraguay (senza Barrios) è arrivato a un punto dal Brasile nel girone di qualificazione argentino ben davanti Argentina e Uruguay.
RispondiEliminala Slovacchia è meglio della Slovenia e fors'anche di qualche altra squadretta tipo svizzera, grecia...
con la nuova zelanda non ha vinto nessuno.
via non siamo disfattisti. siamo fuori per colpa dell'arbitro.
KUBALA
Mah Kubala non direi proprio che è colpa dell'arbitro anche perchè per come arbitra di solito in Inghilterra oggi Webb è stato quasi perfetto. Se poi vogliamo attaccarci al presunto gol segnato da Quagliarella parato sulla linea da Skrtel, beh, quello è il classico episodio "italiano". Se c'è una cosa che non mancherà mai al nostro calcio sono gli episodi dubbi che agli occhi di qualcuno giustificano sempre e comunque una debacle, anche qualora sia meritatissima come in questo caso.
RispondiEliminaTommaso.
no Kubala da te non me l'aspetto un commento del genere..
RispondiEliminad'accordo sulla Slovacchia, un pò meno sulla Nuova Zelanda (non ci ha vinto nessuno forse perchè erano tutte abbastanza scarse...)
ma l'Italia campione del Mondo non può aggrapparsi all'arbitro quando non vinci una partita contro Paraguay,Slovacchia e Nuova Zelanda, dai siamo seri..
sulle convocazioni nulla da dire, ce ne sono molti di quelli lasciati a casa che potevano fare comodo (Brighi, Paolo Cannavaro, Poli?) e qualcuno anche fare la differenza (Balotelli, Cassano?); aggiungo però che il livello medio del calcio italiano al momento non è di altissimo livello..
purtroppo ci manca una generazione quella degli anni 80' (82 Cassano e Gila, 83 De Rossi, 84 Pazzini , 85 Montolivo e poi? il vuoto...) speriamo solo nella generazione intorno al 90' (Balotelli, Poli...)
per Edoardo, chi sarebbero i giocatori ignorati dell'Inter? oltre a Balotelli...
a meno che non naturalizziamo Thiago Motta, non ne vedo tanti altri...
Santeria
Kubala ci sta palesemente prendendo per i fondelli: l'arbitro non c'entra nulla, e lui lo sa bene.
RispondiEliminaCiao a tutti,
RispondiEliminaquesto è un bel blog e mi piacciono molto le recensioni delle partite. Captatio benevolentia a parte, sono d'accordo che Marchisio ha giocato ovunque tranne che nel suo ruolo: dicevano dovesse fare il Perrotta...perchè allora non ha chiamato Perrotta??? Lippi ha fatto lo sbruffone e ne ha pagato le conseguenze: siamo seri, avevamo il girone sulla carta più facile e da campioni in carica siamo arrivati ultimi. Dopo il pareggio con la Nuova Zelanda (squadra sulla carta più scarsa del mondiale) si sono sentite dichiarazioni del tipo "non abbiamo giocato male" e " non tutto è da buttare"... Nessuno a prendersi le proprie responsabilità. Giornalisti senza mordente che non osavano criticare il ct campione del mondo, gente che ha giudicato positive le prestazioni di Criscito, terzino che non spinge, e Pepe, ala che non salta l'uomo (in queste tre partite non ricordo un giocatore dell'Italia che abbia fatto un dribbling su un'avversario).
Si è visto che Pirlo infortunato valeva più di tutti gli altri chiamati da Lippi.
L'Italia più scarsa mai vista da quando seguo la nazionale (Italia '90).
Senza gioco e senza cuore.
Ora spero che vinca Maradona, alla faccia di Blatter, Pelè e Platini.
Pablo
Disastro senza precedenti. Temevo finisse come nell'86: da detentori del titolo, ci viene a mancare la fame e non c'è ricambio generazionale. Invece siamo riusciti a fare peggio, andando oltre le nefandezze nippocoreane, forse l'unico paragone è col mondiale inglese. Da segnalare che nel 2010 in 6 partite non abbiamo mai vinto, incontrando squadre modeste. Si possono aprire i processi. Personalmente l'ultimo dei rimpianti è per i non convocati: nella migliore delle ipotesi equivalgono ai presenti in Sudafrica. Capitolo a parte per Cassano e Balotelli: ha più talento un loro alluce di tutti i piedi degli attaccanti di Lippi, ma hanno riempito più pagine di giornali per le loro intemperanze che per le loro qualità tecniche, quindi capisco la diffidenza di Lippi, uno che non sopporta certi tipi di carattere. Con questo non voglio certo assolvere il CT: ha sbagliato tutto quello che poteva sbagliare, da una gestione sin troppo morbida del rinnovamento, partito con colpevole ritardo solo dopo la Confederations dell'anno scorso, sino alla confusione nelle scelte, a partire dalla lista dei 23. Ricordiamoci che Lippi si è tenuto sino all'ultimo i 30 preconvocati al Sestriere, sintomo di idee poco chiare e di mancanza di fiducia verso certi uomini, soprattutto in attacco, reparto davvero disastroso. Così siamo arrivati a queste partite con la sensazione di esser ancora un cantiere aperto, pochi titolari inamovibili, tra i quali Buffon e Pirlo che si sono rotti, mancanza di personalità e di leaderanza, come diceva Falcao: agghiaccianti Zambrotta e Montolivo che giudicano soddisfacente la prestazione con i neozelandesi, roba da manicomio, così come il giulivo De Rossi che si sentiva tranquillo alla vigilia della sfida con i miedocri slovacchi.
RispondiEliminaTotale mancanza di attributi, di tigna italica, quella che è sempre stata la nostra qualità di base in certe situazioni.
La ciliegina sulla torta è stato il pastone tattico che Lippi ha propinato, modificando moduli e ruoli ogni quarto d'ora: forse sperava di ripetere lo strano mix vincente del 2006, dove però le tante rotazioni in attacco ebbero un senso e partivano dal presupposto di una difesa solidissima e da una mediana affiatatissima. Qui c'è stato solo caos disorganizzato. Improponibile il 4-3-3 odierno, con la riesumazione della salma di Gattuso. Sarà dura per Prandelli ripartire da queste macerie. Alenar
ovviamente il commento sull'arbitro è ironico, pensavo che si capisse.
RispondiEliminaa chi dice che è la peggior italia che ha visto vorrei ricordare di guardarsi i mondiali del 98 e soprattutto del 2002, patetico, anche se andammo, come al solito a culo, avanti più di quest'anno. e poi quando mai la nostra nazionale ha giocato meglio in attacco rispetto a quella di oggi?
no ragazzi, non avete capito niente. altro che Balotelli e Cassano, se proprio dobbiamo rimpiangere qualcuno dobbiamo rimpiangere gente come Barzagli (uno dei pochi italiani ad aver vinto qualcosa di importante negli ultimi anni), Felipe e pure un centrocampista come Motta (speriamo che Prandelli faccia meno lo schizzinoso con gli oriundi e che vada in giro a raccattare , subito, tutto il raccattabile a cominciare da Thiago Alcantara e Maxi Lopez (senza dimenticare neppure gente come i Celozzi o i Contento per non parlare del "mercato" argentino da controllare attentamente per anticipare Maradona o chi per lui senza dimenticare i Babacar "nostrani").
poi non capisco quelli che si lamentano della mancata convocazione di cassano e balotelli. cassano ha fatto due europei. a uno siamo usciti al primo turno, all'altro è stato un fantasma. entrambi hanno giocato poco e niente nel 2010. piuttosto Miccoli o Rossi...
ma quelli che si lamentano di balotelli e cassano non sono forse gli stessi che applaudivano Aragones per aver lasciato a casa Raul e Guti?
più di Destro vedrei bene Caldirola, forse è lui il diciottenne (anzi diciannovenne) di cui abbiamo bisogno in difesa.
KUBALA
L'arbitro che non ha dato il secondo giallo a Cannavaro o il rosso diretto a Pepe per il calcione "de noantri" dato a Stoch...ma, sicuramente KUBALA sta bluffando, con sarcasmo (e simpatia, perché giustamente è la prima scusa che si tira fuori in Italia insieme alla condizione fisica...) come dice Antonio....
RispondiEliminaparadossalmente questo risultato facilita molto il compito a Prandelli: mani libere.
RispondiEliminaDonadoni invece aveva il fardello dei senatori, come il Lippi 2.
comunque con questi giocatori potevamo andare benissimo avanti. ma perchè tanto ostracismo contro Quagliarella? avrebbe potuto fare un grandissimo mondiale...
KUBALA
KUBALA, ho letto ora il tuo post, precedente al mio...SEI SEMPLICEMENTE STRAORDINARIO...APPROVO TUTTO...:-)
RispondiEliminaCredo che, se si vuole classificare per euro 2012 l'Italia debba per forza percorrere la strada di oriundi e naturalizzati, tappandosi il naso, chiudendo gli occhi per la vergogna e le orecchie per non sentire le voci dall'oltre tomba dei vari BAGGIO, MALDINI, BARESI, DONADONI, CABRINI, CONTI, FACCHETTI ETC...
60 milioni: produzione calciatori di talento uguale a zero o poco più...
Anche se i nomi da te proposti o sono troppo in la con gli anni per una seria programmazione (Thiago Motta) o già sotto le grinfie di altri (Thiago Alcantara, il figlio di Mazinho, sarà pure nato a Bari, ma ha già fatto la trafile delle giovanili spagnole e credo che dopo l'under 21 entrerà in pianta stabile nella prima squadra...e allora addio. Poi, la Spagna non se li lascia scappare. Altro discorso, apprezzabile e percorribilissimo, è setacciare le Pampas per farsi ridere dietro come nel calcio a 5...
RispondiEliminama guarda se togli gli europei del 68 (quelli della monetina) in tutte le vittorie dell'italia qualche oriundo o mezzo oriundo (il "libico" Gentile, l'ucraino Vierchowod).
RispondiEliminacomunque ripeto in attacco non eravamo tanto scarsi. il problema è stato dietro. abbiamo preso 5 gol uno più sciocco dell'altro e non essendo mai stati dei grandi "attaccanti" o attaccatori (cos' forse capite cosa intendo dire, abbiamo sempre avuto un attacco stitico e una manovra inesistente) , secondo me recuperare in tutte e tre le partite, giocando sempre in salita, non è alla fine un risultato così disastroso (davanti) e con una difesa decente un paio di turni in più credo che li avremmo passati. il disastro è stato dietro. per questo dico di Barzagli che forse non sarà un fenomeno però mi sa che avrebbe fatto meglio di chiellini-cannavaro. ma non si può naturalizzare David Luiz?
KUBALA
Non credo però, che la Federazione italiana, orgogliosa e rappresentante un movimento consolidato nell'elite mondiale, rappresentante un paese di 60 mln di abitanti andrà a naturalizzare in massa...forse due, tre...ma poi sarebbe uno smacco difficilmente digeribile e gestibile a livello internazionale...Un conto è il calcio a 5, un altro il calcio...la strada dei Dumitru, ragazzi di famiglie straniere cresciuti in Italia è decisamente la migliore...!
RispondiEliminaVIVAIO, con qualità miste, neri, maghrebini, sudamericani...ma cresciuti in Italia calcisticamente e, formalmente, se possibile quella più giusta (di strada...).
Credo che poi sarà anche la più logica visto l'aumento di famiglie straniere nel paese.
secondo me Thiago Alcantara ha molte più possibilità di essere titolare dell'Italia che nella Spagna o nel Brasile. su questo bisogna giocare...
RispondiEliminaKUBALA
due turni...con l'Olanda dietro l'angolo? Qui non ti seguo proprio...con l'Olanda tornavi con la sporta piena di reti...lascia perdere il passato recente olandese, se mai avessi voglia di menzionarlo...:-)
RispondiEliminaMi inchino a Kubala. Grandi interventi. Ineccepibili. Per il resto, ogni ulteriore commento su quanto "offerto" dalla "squadra" di Lippi è superfluo. La nazionale prospettata da Sica mi pare molto azzardata in alcuni ruoli, ma non è questo il momento di discuterne. Piuttosto, mi auguro che questa esperienza sudafricana abbia insegnato che senza un progetto tattico preciso, non si va da nessuna parte (Quando parlo di progetto tattico, non intendo necessariamente un modello spettacolare, ma un'identità di squadra definita... l'Inter di Mourinho insegna, l'Italia di Lippi - 3 moduli, o meglio, 3 teorici visioni tattiche del match, diverse -, pure, anche se in senso opposto).
RispondiEliminaMarcello
Scusate se rispondo solo ora ma sono stato fuori (non a festeggiare, malelingue!).
RispondiEliminaKub: la Slovacchia vista contro Paraguay e Nuova Zelanda mi è sembrata una squadra penosa al massimo grado. La Grecia e la Svizzera hanno molta più qualità (e tecnici iperdifensivisti), in effetti la squadra di Weiss se la gioca con la Slovenia per la Palma di peggiore europea. Il Paraguay avrà pure fatto ottime qualificazione, ma resta l'ennesima formazione che intasa la propria trequarti e punta al contropiede o alle situazioni di palla inattiva per far male, insomma non è propriamente un avversario di caratura pazzesca. Sulla Nuova Zelanda non dico nulla, sono poco più che dilettanti.
Comunque nel 1998 e nel 2002 avevamo in rosa gente di spessore, specie in attacco, ed è per questo che pur giocando malissimo andammo avanti.
Completamente d'accordo con Kub e Vojvoda sugli oriundi, d'altra parte non mi pare che le altre squadre facciano diversamente. Si convochi tutto il convocabile, perché davvero di materiale su cui lavorare in Italia non ce n'è moltissimo, specie in determinati ruoli.
Santeria: Materazzi, Balotelli e Motta. Non capisco perché in federazione si siano battuti strenuamente per Camoranesi e Amauri e non abbiano preso in considerazione un tizio che sarebbe stato di gran lunga il miglior centrocampista della spedizione.
Io invece sugli oriundi non sono assolutamente d'accordo. Mi rendo conto che è una prassi diffusa quella di utilizzarli, ma a me non piace lo stesso. Se il prezzo da pagare è non vincere qualcosa lo pago volentieri. Le partite dovrebbero essere vinte sul campo, non attraverso i passaporti (che poi, la parola "passaporto", dovrebbe richiamare a noi tutti uno degli scandali del calcio italiano più sottovalutati ed impuniti).
RispondiEliminaMarcello
Grazie troppo buoni. Non con l olanda dietro l angolo ma col giappone. Perché si poteva tranquillamente passare con questa squadra,come primi del girone, se solo avessimo avuto una difesa un pò più "attenta". Kubala
RispondiEliminaE comunque, vedendo COME ha giocato questa nazionale, COME è stata messa in campo, non credo che Motta, Cassano e Balotelli avrebbero inciso più di tanto. Forse lo avrebbe fatto il Totti di un paio di stagioni fa (il Totti spallettiano, per intenderci... unico giocatore italiano in grado di cambiare una squadra da solo). Per motivi diversi, nessuno dei tre succitati sarebbe riuscito a salvarsi nella palude tattica Lippiana. AL DI LA' DEI SINGOLI NON SI AVEVA UNO STRACCIO DI GIOCO, UN'IDEA DI ESSO. Non c'era progetto, non c'era niente!
RispondiEliminaRicordo a tutti le prestazioni di Cassano all'ultimo Europeo. Convocarlo per poi schierarlo tornante di fascia come fece Donadoni (Ma davvero qualcuno lo rimpiange? E' stato il peggior allenatore mai sedutosi sulla panchina della nazionale. E il fatto che lo abbiano cacciato in modo ignobile, non cambia il mio giudizio) significa azzerarlo o quasi.
Marcello
Dal basso della mia ignoranza di calcio italiano è chiaro che il primo problema era la difesa: un gol come il terzo della Slovacchia è difficile anche soltanto immaginarlo a questi livelli...
RispondiEliminala migliore analisi sulla figuraccia italiana l'ho letta su MARCA. E la riporto tanto per prepararsi a España Cile :
RispondiElimina"Esta Italia lamentable, pobre, sin recursos, es como si Del Bosque hubiese convocado a César, Salgado, Manuel Pablo, Albelda, Baraja, Antonio López, Pablo Ibáñez, Juanito, Guti, Pernia, Morientes, Joaquín y Raúl. Puede, sí, que España haya hecho muchas cosas mal, muchas, pero es evidente que la evolución, la apuesta, el proyecto que le ha llevado hasta las puertas de Sudáfrica 2010 es digno de elogio."
per quanto riguarda i giocatori di prospettiva credo che alcuni giocatori di prospettiva per il Mondiale 2014 ci sono. (alcuni come Rossi lo sono da tempo, ma in Italia se non hai 24/25 anni non puoi giocare in nazionale ormai) farò alcuni nomi dai più famosi ai meno tutti talenti di nazionalità italiana che terrei d'occhio fin da ora in ottica Mondiali 2014, perché se non si programma ormai a livello nazionale o hai i fenomeni, o non finisci bene. I nomi sono: Rossi (Villarreal) Balotelli (Inter) Santon (Inter) Macheda (Man Utd) Fossati (Inter) Destro (Inter) Poli (Samp) Ranocchia (Genoa) El Shaarawi (Genoa) Schelotto (Atalanta) Dumitru (Empoli) Costanzo (Bayern).
Per quanto riguarda gli Europei 2012 si deve rifondare portando SUBITO un blocco di giovani capaci responsabilizzandoli, come fece la Spagna con Fabregas, Silva, Iniesta e Ramos dopo gli Euroepi 2004, in questo modo hanno vinto quelli 2008 con loro come protagonisti...
in nazionale quindi da Agosto 2010 Ranocchia Poli Rossi Balotelli Santon mettendoli titolari fino agli Europei 2012. Dubito che questo avverrà, ma la mia ricetta l'ho data.
DVM
Vale, ovviamente quando presenti un pacchetto arretrato composto da Zambrotta-Cannavaro-Chiellini-Crescito, ovvero un bollito misto con contorno d'insalata scondita, è normale prendere certi gol (pure il secondo è clamoroso, il movimento di Vittek sul passaggio elementare di Hamsik era di una facilità di lettura imbarazzante). Chiellini, il migliore, per me è sopravvalutatissimo ed è arrivato in Sudafrica con poca benzina, lui che solo fisicamente fa la differenza; non dimentichiamo poi che ha composto con l'ex giocatore Cannavaro, che giustamente il prossimo anno sarà negli Emirati Arabi o non so dove, la coppia centrale di una Juve oscena. Zambrotta ha fatto la fascia due volte e qualcuno ha gridato al miracolo, quando 4 anni fa la faceva duemila volta a partita, Criscito ha mostrato una carenza di personalità disarmante. A questo punto uno si chiede perché lasciare a casa Barzagli e Materazzi e non provare neppure Bocchetti e Bonucci, sicuramente più freschi. Per tacere poi di Maggio dimenticato in panchina e dei vari Balzaretti, Motta (della Roma), Cassetti e Cassani lasciati a casa.
RispondiEliminaMarcello, sono d'accordo con te e l'ho anche scritto nel pezzo: i discorsi su chi è rimasto a casa lasciano il tempo che trovano, il vero problema è stata la confusione di Lippi a livello tattico e anche di preparazione fisica. Ciò non toglie che con un vero attaccante davanti (Balotelli), supportato da un fantasista (Cassano) o da una seconda punta in grado di saltare l'uomo (Rossi), forse qualche gol frutto dell'invenzione dei singoli sarebbe arrivato. Addirittura sarebbe probabilmente bastato mettere Quagliarella anche contro neozelandesi e paraguaiani per avere delle risposte migliori da un attacco che è stato impresentabile per questi livelli.
i discorsi su chi è rimasto a casa lasciano il tempo che trovano se fatti col senno di poi. Ma questa volta credo che tutti siano stati d'accordo prima della spedizione in Sudafrica che con quei 23 non si arrivava da nessuna parte. Io ero rimasto stranito dalle assenze di Barzagli, Cassani, Balzaretti, Poli e Rossi ad esempio, cinque giocatori che secondo me avrebbero dovuto formare parte dell'11 titolare italiano da Gennaio 2010 senza alcun dubbio. E non sto parlando dei "cattivi" Cassano e Balotelli che io avrei portato e messo titolari ma su cui ci si può dividere. Lippi ha sbagliato tanto se non tutto in Sudafrica, ma non è che viene da un biennio privo di errori, i segnali c'erano tutti dopo la Confederations Cup. E in un anno non è riuscito a scegliere un modulo predefinito, finendo per variarlo in modo tale da far entrarci sempre Marchisio (avessi detto Baggio) una cosa squallidissima. Senza contare il fatto che ha scelto due blocchi (reduci Mondiale 2006 e Juve) che già a Gennaio 2010 si vedeva non sarebbero stati una garanzia di successo. L'Italia ha perso due anni e un Mondiale di programmazione per riprovare a vincere non tra 21 anni in favore della riconoscenza, manco fosse la Grecia con il mitico Otto post 2004!!!
RispondiEliminaDVM
Però, una cosa: Svizzera, Slovacchia, Grecia, Slovenia, sono 4 nazionali che più o meno (uomo più, uomo meno) si assomigliano tremendamente come valori, discreti, più che discreti...né buoni, né scadenti...Nazionali da 6, 6.5...
RispondiEliminaSugli oriundi (intesi come naturalizzati) le grandi potenze europee (perché Brasile e Argentina li perdono) non ne utilizzano se non in misura limitatissima (Cacau nato e cresciuto calcisticamente in Brasile, gli altri sono nati e cresciuti in Germania) la Spagna avrebbe potuto convocare lo splendido Senna degli europei. La Francia li perde (vanno nelle nazionali africane,vedi Camerun ed Algeria di questi campionati), Inghilterra (manca Hargreaves) ed Olanda nulla, il Portogallo ne ha tre (Deco, Pepe, Liedson).
L'Italia dovrebbe quindi ridimensionarsi e ragionare da piccola, da squadra da "secondo mondo" calcistico, con necessità di naturalizzare, prendendosi però gli sberleffi di scherno delle grandi potenze.
DVM sono perfettamente d'accordo, niente da aggiungere.
RispondiEliminaVoj sul discorso degli oriundi non ti seguo. La Francia ha mezzi giocatori delle ex colonie, l'Olanda i surinamesi, la Germania ha sei-sette giocatori non nati in Germania (Klose e Podolski, per esempio), il Portogallo i brasiliani. Delle migliori europee solo Inghilterra e Spagna non utilizzano oriundi, alla fine l'Italia ne potrebbe prendere 2-3 massimo.
Difficile pensare che sarebbe andata peggio con altre convocazioni, altrettanto difficile credere che certi nomi in questo contesto avrebbero risollevato la situazione. Cassani? Balzaretti? Cassetti? Siamo seri, al massimo valgono quanto i presenti in Sudafrica. Giovani di talento? Secondo me Lippi avrebbe puntato su Santon e Rossi, purtroppo bloccati in questa stagione per motivi diversi. Magari ha fatto un pensierino anche su Balotelli, ma non è colpa del Ct se il ragazzo finisce fuori rosa nel suo club e si fa apprezzare per gli show a striscia la notizia o a litigare con i suoi tifosi e compagni di squadra. Per andare controcorrente, i veri assenti erano Totti e Nesta, anche a mezzo servizio sarebbero stati utilissimi, Lippi credo ci abbia provato fino in fondo a trascinarli anche in stampelle al mondiale. Poli, Bonucci, Ranocchia sono buoni in prospettiva, speriamo crescano in fretta ed abbiamo la possibilità di giocare ad alti livelli. Non dimentichiamoci che, esclusi i senatori, la nazionale era composta di giocatori come Pepe, Quagliarella, Di Natale che al top della carriera non hanno mai frequentato palcoscenici importanti, al massimo un padio di turni di Europa League, mai sono stati richiesti da grandi club, mai hanno lottato per scudetti o cose simili. Poi te li ritrovi a farsela addosso con gli slovacchi! Alenar
RispondiEliminaNo, Edo, qui non ti seguo io...:-) Forse non hai capito la mia considerazione o probabilmente sfugge il senso della cosa...
RispondiEliminaCioè: per oriundi si parla di gente già BELLA ED INSCATOLATA, pronta ad essere gettata in nazionale pur essendo CRESCIUTA CALCISTICAMENTE in altri paesi (caso Amauri, Camoranesi, Senna, Pepe, Liedson, Deco, Cacau, Barrios, Santana,...e mille altri compresi i vecchi casi che oriundi non erano neppure come il nigeriano Olisadebe, fatto diventare polacco).
Sulle nazioni citate fai confusione...sul Portogallo ok, te l'ho anche scritto..MENTRE i tedeschi al mondiale (Cacau a parte) sono nati in Germania (Ozil, Boateng, che ha madre tedesca, Khedira, Aogo, Tasci) o nati in Polonia o Bosnia, le famiglie si sono trasferite in Germania quando i ragazzi erano ancora dei pargoli.
Podolski è in Germania da quando aveva 2 anni, Trochowski da quando ne aveva 5, Klose dai 7 anni, Marin dai 2 anni.
Sono stati iscritti da piccoli alle scuole calcio in GERMANIA, sono cresciuti CALCISTICAMENTE e socialmente IN GERMANIA, hanno fatto tutta la trafila nelle squadre di club tedesche e nelle nazionali minori tedesche...
Per la Francia è la stessa cosa, se non nati in Francia, ci sono arrivati da piccini, in età PRESCOLARE. QUINDI, FRANCIE E GERMANIA LI HANNO, CRESCIUTI, FORMATI, EDUCATI....Cosa ben diversa di andarsi a "COMPRARE" GIOCATORI gia' belli e pronti...(Pepe, Deco, Liedson, Camoranesi, Senna, Cacau...etc...Mehmet Aurelio, Gokcek Vederson, e mille altri...
Ti aggiungo poi, che, PARADOSSALMENTE, la Francia ci ha perso e ci sta perdendo....perché molti dei calciatori NATI E FORMATI in Francia stanno prendendo altri lidi, africani per lo più (superano già le 100 unità...)...ma anche il turco MEVLUT ERDINC, ad esempio, che ha deciso di optare per Hiddink.
C'E' UNA DIFFERENZA SOSTANZIALE, COME VEDI.
non con l'olanda Vojvoda. con una difesa decente saremmo arrivati primi del girone.
RispondiEliminagiocando male come sempre ma i gol anche questa volta abbiamo visto che sappiamo farli.
grazie Marcello per i compliemnti
tra i giocatori che potremmo convocare ci sarebbe pure Filipe Luis che l'anno scorso era nelle mire del Barcellona. tra brasiliani e argentini (senza dimenticare svizzeri, belgi e perchè no anche australiani) di giocatori ce ne potranno essere molti da poter "comprare".
Marcello sui passaporti. una cosa è naturalizzare gente che col paese di destinazione ha poco a che fare (Cacau, Barrios, etc...) altra cosa è essere un po' meno rigidi come fanno già da tempo altre nazionali.
sono poi, come sempre, d'accordo con Edo. volendo qualche giocatore in più di inter e roma si poteva tranquillamente portare. o pensiamo per esempio che gattuso sia meglio di brighi?
la francia non li perde, perde quelli di secondo livello a parte rarissime eccezioni (Bougherra). trezeguet, viera ect... non vi dicono nulla?
l'inghilterra ha attinto dal serbatoio caraibico, per dirne una. idem l'olanda almeno non si fa sfuggire i vari afellay, boularoutz etc... e poi non provò in tutti modi ad accaparrarsi kalou? e poi vogliamo parlare di tutti i giocatori del suriname?
del portogallo dimentichi qualcuno, per esempio bosingwa...
insomma tutti cercano di prendere il più che possono, solo Brasile e Argentina, per ovvi motivi di abbondanza non fanno operazioni simili ma danno giocatori alle altre nazionali (cacau, guille franco, barrios, camoranesi etc...)
la spagna pure con senna e pernia o in tempi un po' più remoti con pizzi.
che poi sono nipoti di emigranti italiani o di emigranti stranieri nati in italia davvero poco importa. se conta la "scuola" a sto punto non dovremmo convocare nemmeno giuseppe rossi.
il punto rimane quello, secondo me , quello che fanno tutte le nazionali o quasi e non solo nel calcio, prendere e mantenere tutto quello che possono prendere e mantenere. soprattutto in periodo di magra. e comunque a me vedere Di Stefano, Platini, Maradone con la maglia azzurra proprio non avrebbe dato fastidio, anzi.
KUBALA
Mi sembra aberrante sbavare sugli oriundi od i presunti naturalizzabili anziché pensare a come rimettere in sesto dei settori giovanili che sempre meno talenti riescono a produrre.
RispondiEliminaDi nuovo confusione KUBALA: che centra Bosingwa che è sì nato nella Rep. Democratica del Congo, ma da padre portoghese (Da Silva) e madre congolese e CRESCIUTO in Portogallo...
RispondiEliminaFilipe Luis, visto che di cognome fa KASMIRSKI, potrebbe giocare anche per la Polonia, che ha fatto qualche tentativo già, ma Dunga, se non si fosse gravemente infortunato, lo avrebbe convocato già per qualche gara UFFICIALE, quindi nisba...
Dimmi uno dell'Inghilterra che NON SIA NATO E CRESCIUTO in Inghilterra (certo che attinge dai bacini caraibici, ma di giocatori NATI in Inghilterra e svezzati totalmente dal calcio inglese...)
Barrios, a differenza di cacau ha molto a che fare: ha MAMMA paraguaiana...anche se è sempre il solito discorso...NATO E CRESCIUTO IN ARGENTINA, quindi...SCIPPATO!
Boulahrouz ed Afellay sono ottimi (il secondo è un gioiellino), Kalou avrebbe INTASATO le ali già splendidamente ed abbondantemente COPERTE...
Ribadisco, LA PEGGIORE ITALIA MAI VISTA. La squadra del '98 sulla carta era molto più forte e anche se non aveva un gioco spettacolare rispecchiava il pensiero di Maldini, iper difensivista: tutti dietro e speriamo che Di Biagio faccia un lancio lungo decente. Poi Maldini aveva sbagliato a puntare più su Del Piero che su Baggio, non come Lippi che non sapeva se puntare su Quagliarella o Di Natale (con tutto il rispetto parlando).
RispondiEliminaLa nazionale di Corea e Giappone 2002 sulla carta era la migliore mai presentata ad un mondiale da quello di Italia '90. Vieri, Inzaghi, Totti, Del Piero, Nesta, Maldini, Cannavaro ecc...tutti con l'età ideale per esplodere. A mio avviso abbiamo perso sia per l'infelice scelta di aver messo l'iper difensivista Trapattoni sia e forse soprattutto per l'arbitraggio palesemente comprato di Moreno.
Questa Italia ha fatto pena dalle convocazioni al non gioco che ha espresso.
Pablo
Ah ok Voj, adesso il discorso mi torna...scusa ma ho sempre bisogno della spiegazione supplementare in questi giorni ;)
RispondiEliminaComunque in quest'ottica sono d'accordo con te, è u po' il discorso dell'Athletic che non prende solo baschi, come crede il 90% della gente, ma tessera anche ragazzi formatisi da giovanissimi nei vivai delle squadre basche.
Bravo Edo, la redenzione di un "grande"...
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