giovedì 24 giugno 2010

Camerun-Olanda 1-2: Van Persie (O) al 36' pt; Eto'o (C) su rigore al 20', Huntelaar (O) al 38' st.



CAMERUN (4-4-2): Souleymanou; Geremi, Mbia, Nkoulou (28'st R.Song), Assou-Ekotto; Makoun, Chedjou, Nguemo, Bong (12'st Aboubakar); Eto'o, Choupo-Moting (27'st Idrissou). (Kameni, Ndy Assembe, Bassong, A.Song, Emana, Webo, Matip, Eyong, Mandjeck). All.: Le Guen.

OLANDA (4-2-3-1): Stekelenburg; Boulahrouz, Heitinga, Mathijsen, Van Bronckhorst; Van Bommel, De Jong; Kuyt (21'st Elia ), Sneijder, Van der Vaart (28'st Robben); Van Persie (14'st Huntelaar). (Vorm, Boschker, Van der Wiel, Ooijer, De Zeeuw, Braafheid, Schaars, Babel, Afellay). All.: Van Marwijk.

ARBITRO: Pozo (Cile).

NOTE: cielo sereno, terreno in buone condizioni. Spettatori 60 mila circa. Ammoniti Kuyt, Nkoulou, Van der Vaart, Van Bronckhorst, Mbia. Angoli 6-1 per il Camerun. Recupero: 1', 2'.


Partita di discreto ritmo, meno anemica del previsto. La migliore fin qui disputata sia dal Camerun che dall’Olanda. Gli ex Leoni Indomabili, senza la pressione del risultato a tutti i costi (erano già sicuri dell’eliminazione), provano a sfidare a viso aperto gli Oranje. Questi ultimi traggono beneficio dal trovarsi finalmente di fronte una squadra che non si preoccupa solo di erigere barricate, ritrovando quella fluidità di manovra assente ingiustificata nei primi due incontri. Il Camerun ci prova sfruttando le fasce, con il frizzante Bong a sinistra e il veterano Geremi a destra, puntuale nelle sovrapposizioni e pericoloso nei cross. In attacco un Eto’o brillante e volitivo non è però adeguatamente supportato da Chupo-Moting, talento che appare ancora un po’ troppo grezzo per questo genere di contesto. Stesso discorso per il subentrato Vincent Aboubakar, classe 92, uno dei cinque giocatori più giovani presenti al Mondiale, che però ha sfoderato una personalità, ai limiti della sfrontatezza quando cercava di saltare palla al piede mezza difesa olandese, foriera di sviluppi interessanti. Una delle armi in più per il Camerun avrebbe dovuto essere Jean Makoun; dopo un primo tempo discreto però è arrivata una raffica di errori banali. Incompiuto insomma, e il ritornello sta ormai diventando ripetitivo.
Bene l’Olanda. Senza un mastino costantemente sulle proprie tracce, Sneijder è tornato a far vedere movimenti e giocate di quel calcio tecnico e pieno di idee che ha fatto le fortune dell’Inter, e anche le sue, nell’ultima stagione. Tutto il reparto avanzato però ha offerto una prestazione soddisfacente. Nota di merito per Kuijt, ala, centrocampista, terzino, punta. Quantità straordinaria, ma anche qualità. Quella che ha offerto Van der Vaart mandando in porta Van Persie per la rete del vantaggio. Poi il giocatore del Real Madrid ha macchiato la propria prestazione con l’ingenuo fallo del rigore. La questione di fondo non cambia: anche di fronte ad una partita positiva, continua a non convincere il suo utilizzo come esterno sinistro. Tutte le cose buone Van der Vaart le ha fatte accentrandosi, oppure addirittura (vedi l’assist per l’1-0) sul centro-destra. Ovvero in posizione da trequartista con ampia libertà di movimento. Il ruolo di Sneijder. Nota conclusiva per la diga mediana De Jong-Van Bommel. Oggi nel ruolo il centrocampista del Bayern Monaco, mille palloni recuperati in partita, ha pochi eguali.

ALEC CORDOLCINI

1 commento:

  1. Allenamento agonistico per gli Orange direi...
    Camerun a fiammate, Olanda molto più squadra.

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