INGHILTERRA (4-2-3-1): James, Johnson, Carragher, Terry, Cole, Lennon (dal 18' s.t. Wright-Phillips), Gerrard, Lampard, Barry (dal 38' s.t. Crouch), Heskey (dal 28' s.t. Defoe), Rooney. (12 Green, 23 Hart, 5 Dawson, 15 Upson, 13 Warnock, 22 Carrick, 11 Joe Cole, 16 Milner, 9 Crouch). All. Capello.
ALGERIA (4-4-2): Mbolhi, Bougherra, Halliche, Yahia, Belhadj, Yebda (dal 44' s.t. Mesbah), Lacen, Boudebouz (dal 28' s.t. Abdoun), Ziani (dal 36' s.t. Guedioura), Kadir, Matmour. (1 Gaouaaoui, 11 Djebbour, 14 Laifaoui, 16 Chaouchi,18 Medjani, 6 Mansouri, 12 Belaid, 10 Saiifi). All. Saadane.
ARBITRO: Irmatov (Uzbekistan)
NOTE: Angoli 10-3 per l'Inghilterra. Recupero: 1' e 3'. Ammoniti Carragher e Lacen per gioco falloso. Spettatori: 64.100.
Nel grigiore generale di questi Mondiali 2010 il match del Cape Town Stadium si sposa alla perfezione, con uno 0-0 terribile e senza alcuna vitalità, che regala un punto totale di imbarazzo ad un’altra grande Nazionale europea: dopo la Francia, adesso tocca l’Inghilterra, incapace di mostrare uno spunto, incapace di creare una occasione da rete contro un’Algeria capace non solo di uscire imbattuta, ma anche di chiude il match con una percentuale maggiore del possesso palla (52%).
Al di là del risultato, a far paura è in generale la prestazione dei Three Lions, apparsi dei gattini incapaci di graffiare sulle pareti algerine, incapaci di mostrare una minima idea di gioco e che dimostrano una condizione fisica davvero allucinante, un punto in comune con tante Nazionali europee: in Spagna, Italia, Francia e Inghilterra soprattutto abbiamo visto gente solitamente molto dinamica apparire del tutto immobile, incapaci di piazzare uno scatto uno che possa apparire simili a quelli visti nel corso della stagione di club appena conclusa. C’è da porre tanti punti interrogativi anche sul tipo di preparazione voluta dalle Nazionali europee, visto che questa è una situazione che si ripete da una decina di anni, una delle tante che finisce per minare in maniera pesante la spettacolarità dei vari Mondiali e Europei: è davvero consigliabile costringere i giocatori a carichi di lavoro pesanti sul piano fisico appena finita una stagione di 40 o 50 partite, oppure (come sembrerebbe) questo tipo di lavoro finisce per apparire unicamente dannosa sulle condizioni atletiche di qualche elemento? E’ possibile che gente apparsa immobile come Ribery, Silva o Lennon abbia svolto lo stesso lavoro di squadre come Messico, Cile o gli stessi Stati Uniti, che hanno mostrato grande corsa e eccellente ritmo dal primo al 90’ minuto? La questione è importante, perché (nonostante l’Argentina abbia qualche problema) in queste due partite s’è visto Leo Messi correre per 180 minuti così come diversi suoi compagni, mentre quelli dell’Inghilterra sono apparsi spompati già nei primi 10 minuti. In una situazione del genere sembra mancare la lucidità, con tanti elementi che non hanno alcuna idea di cosa fare del pallone, mentre al fianco del portatore di palla i movimenti sono pressoché nulli e quindi anche per l’Algeria è tutto sommato semplice chiudersi.
Alla vigilia di questa partita, c’erano state grosse polemiche per le parole di Frank Beckenbauer, che aveva parlato di un Inghilterra che gioca solo con un “calcia e corri”: aveva assolutamente torto, perché in questo match la squadra non corre. E’ un match al sonnifero, soprattutto per colpa della squadra di Capello, che stavolta ha potuto riportare Gerrard sulla corsia sinistra ma senza riuscire a risolvere alcunché, dato che ancora una volta il centrocampo ha funzionato malissimo, senza mostrare la personalità necessaria per prendere in mano il gioco contro un undici di minore livello tecnico, senza mostrare alcuna vitalità: in 90 minuti sono 15 le conclusioni totali ma di fatto i Three Lions hanno sparato a salve, senza creare alcuna vera occasione da rete degna di nota, uno scempio. Ormai è chiaro di come Frank Lampard sia davvero un problema pesante, perché in ogni match importante con la Nazionale gioca in maniera oscena e ormai è un punto debole evidente della squadra: adesso si fa sul serio e forse Capello dovrebbe pensare seriamente ad una sua esclusione, magari per accentrare Gerrard e lanciare sulla sinistra un Joe Cole preferito ad Adam Johnson per la migliore condizione fisica ma mai schierato nemmeno per un secondo. Piuttosto è stato schierato l’anonimo Wright-Phillips, per una scelta davvero incomprensibile del tecnico italiano.
Se la prestazione contro gli Stati Uniti era stata accolta con grandi critiche dai media inglesi, adesso queste si accentueranno ulteriormente visto che l’Inghilterra ha giocato ancora peggio (i momenti di pressione visti contro lo US Team non ci sono stati nella maniera più assoluta), complicandosi anche la qualificazione perché i Three Lions approcceranno l’ultima giornata dal terzo posto del girone: tutto è ancora nelle mani degli inglesi, ma i primi 180 minuti di questo Mondiale non hanno certo mostrato una squadra che può arrivare in fondo. Non si parla di risultati, ma di impressione generale: e stavolta non c’è Robert Green a fare da specchietto per le allodole per chi analizza le partite in maniera superficiale. Dopo il fischio finale Rooney se la prende con i tifosi inglesi che hanno booato sonoramente la squadra: non si sa che cosa pretenderebbe, perché l’Inghilterra chiude senza creare lo straccio di un’occasione da rete.
Esce davvero soddisfatta l’Algeria, che con questo punticino rimane al quarto posto nel girone ma che con una vittoria nell’ultimo match avrebbe parecchie possibilità per ottenere una grande qualificazione agli ottavi di finale, in un girone con la classifica davvero cortissima e dove ancora tutte e quattro le squadre hanno concrete speranze di qualificazione (il che vuol dire anche concreti timori di eliminazioni per l’Inghilterra che doveva esser la favorita tra le quattro): la squadra di Rabah Saadane era stata davvero pessima contro la Slovenia, ma le gambe e una buona organizzazione (nonostante qualche indisciplina in zone pericolose del campo) hanno supportato i giocatori per un match di diverso livello. L’Algeria mostra di essere un’altra squadra rispetto a quella vista contro la Slovenia, una squadra che occupa meglio il campo con questo 3-4-3 (simil 5-4-1) e poi cerca i continui movimenti delle tre punte, con in particolare Matmour che con la sua rapidità crea problemi a Carragher e Terry: la squadra di Saadane però ha il problema di non riuscire ad essere pungente e concreta negli ultimi metri e James non è mai testato, se non in qualche uscita, mentre il pressing mette molto in difficoltà i palleggiatori inglesi, in particolare nella prima ora di gioco. Bene anche la difesa, in particolare con Bougherra che fa valere la propria esplosività e il proprio fisico anche per chiudere su qualche errore di indisciplina dei compagni, che di tanto in tanto si lasciano andare a leggerezze e costringono il difensore dei Rangers ad una prova super. Ne esce allora un pareggio senza neppure grande affanno, che lascia in corsa gli algerini per la qualificazione, ma più che altro rappresenta un risultato di ottimo prestigio.
SILVIO DI FEDE
Mi ha lasciato di sasso questa partita...
RispondiEliminaL'Inghilterra sembrava una squadra di calciobalilla... quattro/quattro/due, ma nel senso che lì partivano e da lì non si muovevano più, una staticità e una mancanza di comunicazione fra i reparti clamorose... in ogni momento e in ogni zona del campo c'erano sempre una-due maglie verdi in più che arrivavano prima sul pallone (qui magari c'è anche un problema di condizione atletica).
Clamorosa in particolare la superiorità a centrocampo, l'Algeria col 5-4-1, ma ai centrocampisti spesso si aggiungevano i due terzini fluidificanti. Tenere il pallone è servito perlomeno a non soffrire all'Algeria, anche se poi non sanno nemmeno com'è fatta la porta avversaria (Matmour che ha giocato come unico attaccante poi credo non sia nemmeno una punta di ruolo, se non erro).
Un'Inghilterra irriconoscibile, veramente. Niente ritmo, niente corsa, niente sovrapposizioni... Sbagliavano anche le cose più semplici. La prestazione di gente come Johnson, Lampard e Rooney non si può nemmeno commentare. E dire che li avevo dati per favoriti insieme alla Germania... Comunque non si venga a dire che le colpe non sono di Capello, perchè se la squadra non fa movimento e non ha uno straccio di idea la responsabilità è anche dell'allenatore. Qualche anno fa andava di moda classificare i tecnici in due categorie: quelli adatti ai campionati e quelli più predisposti per le coppe e in generale per le competizioni "dirette". Forse Capello non è l'allenatore giusto per una nazionale, un po' come Scolari è un ottimo ct ma nel suo trascorso in Inghilterra si è rivelato un manager del tutto normale. Comunque sia, indipendentemente dal passaggio di turno, quest'Inghilterra dovrà davvero cambiare atteggiamento se vorrà dire la sua in questo Mondiale.
RispondiEliminaTommaso.
Tommaso, è una cosa che pensavo anch'io: direi che la differenza vera tra l'Inghilterra e la Francia di questi 180 sono le possibilità diverse di passaggio del turno, ma sul piano tecnico e mediatico (soprattutto dalle nostre parti) la presenza di un ct con diverso credito e quindi diversamente criticato. Diciamo che se nell'Inghilterra di oggi ci fosse stato un Domenech avremmo sentito veri e propri insulti nei suoi confronti.
RispondiEliminaInsulti che sarebbero assolutamente meritati, come i fischi che tanto hanno dato fastidio a Rooney. Forse alcuni giocatori dovrebbero ricordarsi che per onorare la maglia della propria nazione servono motivazione e orgoglio, e non solo gli applausi del pubblico. Non è per fare un discorso nazionalistico, è solo per dire che non vinci un mondiale solo perchè dalle tue parti sei considerato il numero 1.
RispondiEliminaTommaso.
Sui fischi, per me fanno bene a manifestare il sentimento se tutto rimane nel civile: come si festeggia da matti per la grande vittoria, si fischia per atteggiamenti deludenti della squadra. D'altronde, questi si sono fatti km di aereo per stare lì queste settimane, spendendo anche una certa quantità di pounds in un periodo di crisi: immaginando che non tutti siano benestanti, questi qua hanno il diritto di fischiare se dopo questi sacrifici per vedere la loro Nazionale la vedono giocare in un modo terribile, senza agonismo, con poco impegno? Per me sì. Se si rimane nel civile, lo spettatore deve esprimere il dissenso: mica è buono solo per pagare.
RispondiEliminaSecondo me Inghilterra riconoscibilissima, altro che irriconiscibile. Lo stesso nulla cosmico del 2006. Capello era l'ultimo allenatore di cui avevano bisogno, e lo penso dal momento stesso in cui l'hanno ingaggiato, non da oggi (sarebbe troppo facile).
RispondiEliminaIl suo calcio è superato, d'altronde il suo piattissimo 442 non vince un trofeo internazionale dal lontano 1994 (sedici anni fa)...
In una squadra con un blocco creativo come quella inglese era la scelta meno adatta da fare.
Silvio, volevo chiederti come vedi l'attacco? Preferisci due punte o una sola?
RispondiEliminaPer talento, io vedrei un centrocampo a cinque, perchè gli altri attaccanti non mi esaltano e perchè Rooney è una bestia anche da unica punta (anzi, mi sembra che quando ha giocato più avanzato di tutti si sia esaltato quest'anno, o sbaglio?), e perchè Heskey non mi piace.
Però c'è da considerare una cosa, la presenza di Heskey aumenta le opzioni offensive: infatti questa squadra mi sembra abbia una certa difficoltà ad iniziare sempre palla a terra dalla difesa(come sarebbe obbligata col solo Rooney di punta), mentre con Heskey (o con Crouch, ma Heskey è un pochino più mobile) ha la possibilità della torre, possibilità che può potenziare anche il gioco di Rooney, Gerrard, Lampard (ma non del suo gemello zoppo), che sono fortissimi attaccando a rimorchio dell'area.
La cosa preoccupante (non per me che conosco molto bene i giocatori algerini) è stato constatare che l'Algeria ha un tasso tecnico sullo stretto maggiore degli inglesi in più d'un elemento.
RispondiEliminaE le capacita del reparto difensivo di uscire palla al piede ed orchestrare manovre corali è un ottimo motivo per pensare che gli algerini possano davvero passare per secondi se l'Inghilterra dovesse scatenarsi con la Slovenia.
Inghilterra imbarazzante, condizione fisica scadente e quando manca la corsa e gli avversari adottano un modulo così conservativo (5-4-1) gli inglesi sono i primi ad andare in difficoltà per mancanza di giocatori bravi nell'uno contro uno (Rooney, Gerrard e Lennon...poi basta).
Sono invece molto sorpreso di come si SOTTOVALUTI un Algeria che ha quasi tutti gli interpreti nati e cresciuti calcisticamente in Francia e che giocano quasi tutti nei maggiori campionati europei. L'altro grosso cruccio è che nessuno evidenzi che l'Algeria ha eliminato nella corsa al mondiale l'Egitto pluridecorato in Africa. Ora che Cerqueti o i quotidiani (a proposito: pessimo davvero il pezzo sulla partita apparso oggi su "LA STAMPA"...) non lo facciano mi sta bene, nella pochezza di conoscenze dell'opinione pubblica italiana, ma credo che noi qui lo sei debba sottolineare.
Per Valentino: Matmour nel Gladbach gioca avanzato ma agisce solitamente da seconda punta, in coppia con Bobadilla o Friend.
Valentino: io resterei col 4-4-2. Per concetto (una squadra come questa deve giocare con il peso offensivo), ma soprattutto guardando le condizioni di Rooney: non è in condizione per fare l'unica punta.
RispondiEliminaCome sempre, si leggono qui sopra molte più osservazioni appropriate che sui quotidiani. Vojvoda, in quest'ottica, pretendi troppo dalla stampa (di nome e di fatto) italiana... Addirittura che si vadano a rivedere il cammino degli algerini nelle qualificazioni e la storia di alcuni giocatori. Ahahah! Sei un vero idealista!
RispondiEliminaCmq, vorrei aggiungere qualcosa su quanto scritto.
e' vero, l'Inghilterra ha poco qualità nello stretto. Ma questo si sapeva e si pensava che avrebbe ovviato attraverso un forte approccio di "pressione". Alzando il ritmo e aggredendo gli spazi fino a creare varchi per gli inserimenti da dietro dei vari Lampard, Gerrard e dello stesso Rooney (in quest'ottica va inquadrato l'utilizzo di Heskey, solo in quest'ottica). Il problema è che gli inglesi sono spaventosamente giù sul piano fisico. Non riescono a cambiare ritmo. Non riescono a fare pressione. Restano piatti.
Ora, il problema è capire se si tratta di una questione di preparazione sbagliata o di preparazione. Mi spiego meglio: non è che Capello, convinto di essere stato collocato in un girone teoricamente molto accessibile, abbia impostato un training volto a rendere la squadra maggiormente esplosiva nella seconda fase? Non ho la risposta, ovviamente. Mi limito a lanciare il sasso (ricordando che la storia dei mondiali è piena di squadre che, partendo male, sono cresciute progressivamente e poi arrivate in fondo). Che poi mister simpatia possa aver fatto male i conti sulla facilità del girone, è un altro discorso...
Marcello
Voglio aggiungere un'altra cosa riguardo la squadra inglese. E' una nota "storica" (mi sto allargando... ahahaha) che secondo me può essere appropriata per guardare all'Inghilterra di oggi e a Lampard in particolare.
RispondiEliminaIo sono un tifoso sampdoriano. E ho avuto il privilegio di veder giocare dal vivo un fantastico centrocampista inglese: David Platt.
Ora, nella Samp di Eriksson, Platt era straordinario (qualità, quantità, corsa, inserimenti, persino copertura... in blucerchiato si muoveva sul centrodestra, da mezzala: grande centrocampo quello con Lombardo/Platt/Evani/Jugovic/Serena) quando il ritmo di gioco si alzava. Spariva invece dal campo nel momento in cui i tempi si facevano più lenti (Infatti, nella Juve del Trap, costantemente sotto ritmo, fallì miseramente). Segnò qualcosa come 18 gol in 55 partite, esaltandosi come incursore e all around player (il profilo di centroampista inglese che ho sempre amato). Sapeva leggere la partita (uomo e calciatore molto intelligente) ma proprio non riusciva a incidere su ritmi bassi.
Pur con caratteristiche diverse (meno intelligenza tattica, più potenza e generosità... forse anche maggiore timing nell'inserimento), Lampard credo abbia lo stesso problema. Fino a chè l'Inghilterra giocherà con la scarsa intensità e l'inesistente ritmo attuale, sarà un fantasma.
Se poi aggiungiamo che "soffre" la personalità di Gerrard...
Marcello
anche Eriksson ebbe problemi nella coesistenza di Lampard e Gerrard, anzi forse non solo Erksson, un po' tutti i c.t. inglesi di questi ultimi anni; è incredibile se si pensa al potenziale di due giocatori del genere; Gerrard sembra volere l'esclusiva della "zona-rimorchio" a ridosso dell'area, Lampard centrale nel 4-4-2 diventa piattissimo (a questo punto sarebbe più utile Carrick per quel lavoro sporco)
RispondiEliminamarkovic