ALGERIA (3-4-1-2): Chaouchi; Bougherra, Yahia, Halliche; Kadir (37'st Guedioura), Yebda, Lacen, Belhadj 6.5; Ziani; Matmour (35'st Saifi); Djebbour (13'st Ghezzal). (A disp.: Gaouaoui, Mbolhi, Mansouri, Boudebouz, Bellaid, Laifaoui, Medjani, Mesbah, Abdoun). All.: Saadane
SLOVENIA (4-4-2): S.Handanovic; Brecko, Suler, Cesar, Jokic; Kirm, Koren, Radosavljevic (42'st Komac), Birsa (39'st Pecnik); Dedic (7'st Ljubijankic), Novakovic. (A disp.: J. Handanovic, Seliga, Dzinic, Ilic, Khrin, Filekovic, Stevanovic, Mavri, Matavz). All.: Kek
ARBITRO: Batres (Guatemala)
NOTE: giornata soleggiata, terreno in buone condizioni. Spettatori: 40 mila circa. Angoli: 4-3 per l'Algeria. Espulso: 27'st Ghezzal per doppia ammonizione. Ammoniti: Radosavljevic, Komac, Yebda. Recupero: 1', 4'+1'.
La partita dei rimpianti non tradisce le attese. Algeria e Slovenia confezionano 90 minuti che altro non fanno che ingigantire, appunto, i rimpianti per non vedere in Sudafrica Egitto e Russia, due compagini che avrebbero potuto recitare un ruolo ben diverso nella competizione. Dei 22 in campo si fatica ad individuare un giocatore di caratura internazionale. Forse Handanovic, non a caso seguito tempo fa dal Bayern Monaco, a tratti Birsa (una specie di versione disinnescata di Robben), in alcune sgroppate il rapido Belhadj. Fine della storia. L'Algeria propone un 3-4-1-2 che sembra un 3-6-1 se va bene e un 5-4-1 se va male. L'atteso Ziani fatica a prendere per mano i compagni, che si limitano per tutto l'incontro a uno sterile fraseggio orizzontale spezzato solamente dalle comunque sporadiche iniziative di Belhadj. La Slovenia applica con dedizione il 4-4-2, con la compassata coppia centrale Koren-Radosavljevic a dettare i ritmi (?) del gioco e le sovrapposizioni di Brecko-Birsa a destra e Jokic-Kirm a sinistra. Birsa prova a inserirsi tra le linee partendo da destra per rientrare sul suo piede preferito, il sinistro. Ci riesce in un paio di circostanze, senza fortuna. Dedic e Novakovic non si vedono mai, nonostante siano entrambi reduci da una stagiona positiva in Bundesliga. Nella ripresa la musica non cambia, l'Algeria se possibile sceglie di abbassare ulteriormente il proprio baricentro, ma la Slovenia non ne approfitta fino all'80', quando Koren trova il jolly con un destro senza pretese che Chaouchi riesce a trasformare nell'1-0 decisivo. Incommentabile la sciocchezza di Ghezzal, capace di farsi espellere in 14 minuti per doppia ammonizione. Se non è un record poco ci manca. Vabbò, andiamo tutti a rivederci "La battaglia di Algeri", come suggerito dall'ottimo Nicola Roggero in telecronaca...
GIULIANO ADAGLIO
Queste due squadre hanno eliminato Egitto e Russia. Riflettete gente, riflettete.
La Slovenia inzialmente sembra poter sorprendere la difesa algerina con lanci lunghi a innescare in profondità Dedic e Novakovic (differenza di passo rispetto ai centrali algerini), ma presto i maghrebini mangiano la foglia, abbassano la linea difensiva e registrano le coperture, e così alla Slovenia rimane poco o nulla. Troppo faticoso iniziare l’azione a difesa avversaria schierata, troppa poca qualità e anche distanze non ottimali fra giocatori e reparti per consentire una continuità di manovra accettabile. Le linee di passaggio del 4-4-2 sloveno sono troppo facilmente leggibili, e poi non viene attivato a sufficienza Birsa, sulla carta l’unico elemento in grado di tenere un po’ palla, far salire la squadra e facilitare la creazione di spazi per i compagni. Non aiuta nemmeno il fatto che il mancino dell’Auxerre parta dalla fascia sinistra invece che dalla destra, dove tagliando per accentrarsi fra le linee almeno potrebbe offrire qualche variazione a un copione sin troppo scontato.
L’Algeria avrebbe un pochino di densità in più in mezzo al campo, ma sono sempre appoggi scontatissimi, corti corti e per di più spalle alla porta, che non permettono mai all'azione di progredire. Djebbour già gestisce male di suo i palloni, poi resta isolatissimo anche perché l’Algeria sceglie volutamente una gara abbottonata: un 3-5-2 (a 5 dietro in fase di non possesso) nel quale soprattutto a Belhadj sulla sinistra vengono date licenze offensive, ma nel quale Ziani (deludentissimo) accenna appena qualche movimento verso il centro, restando prevalentemente bloccato in una posizione esterna dalla quale il massimo che regala sono cross telefonati.
Verso la fine del primo tempo finalmente Birsa scambia la fascia con Kirm, e proprio tagliando da destra crea l’unica occasione interessante del primo tempo, un bel tiro tagliato da fuori area. Inoltre i suoi movimenti dalla destra possono dare più campo alle discese di Brečko, terzino destro che in mancanza d’altro ha il pregio dell’intraprendenza. La ripresa resta indigeribile, l’Algeria mantiene la stessa rigidità ma prova a guadagnare metri in avanti cambiando l’attaccante, Ghezzal al posto del pessimo Djebbour. Il senese effettivamente dà la sensazione di poter allungare un po’ più la difesa slovena (parsa tutt’altro che sicura nei centrali: meglio i pari ruolo dell’Algeria), ma si prende un doppio giallo da manicomio e lascia in dieci i suoi. E non è finita qui, perché la vera perla la mette Chaouchi qualche minuto dopo sulla mozzarella lanciatagli da Koren. Green da oggi si sentirà un po’ meno solo.
VALENTINO TOLA
SLOVENIA (4-4-2): S.Handanovic; Brecko, Suler, Cesar, Jokic; Kirm, Koren, Radosavljevic (42'st Komac), Birsa (39'st Pecnik); Dedic (7'st Ljubijankic), Novakovic. (A disp.: J. Handanovic, Seliga, Dzinic, Ilic, Khrin, Filekovic, Stevanovic, Mavri, Matavz). All.: Kek
ARBITRO: Batres (Guatemala)
NOTE: giornata soleggiata, terreno in buone condizioni. Spettatori: 40 mila circa. Angoli: 4-3 per l'Algeria. Espulso: 27'st Ghezzal per doppia ammonizione. Ammoniti: Radosavljevic, Komac, Yebda. Recupero: 1', 4'+1'.
La partita dei rimpianti non tradisce le attese. Algeria e Slovenia confezionano 90 minuti che altro non fanno che ingigantire, appunto, i rimpianti per non vedere in Sudafrica Egitto e Russia, due compagini che avrebbero potuto recitare un ruolo ben diverso nella competizione. Dei 22 in campo si fatica ad individuare un giocatore di caratura internazionale. Forse Handanovic, non a caso seguito tempo fa dal Bayern Monaco, a tratti Birsa (una specie di versione disinnescata di Robben), in alcune sgroppate il rapido Belhadj. Fine della storia. L'Algeria propone un 3-4-1-2 che sembra un 3-6-1 se va bene e un 5-4-1 se va male. L'atteso Ziani fatica a prendere per mano i compagni, che si limitano per tutto l'incontro a uno sterile fraseggio orizzontale spezzato solamente dalle comunque sporadiche iniziative di Belhadj. La Slovenia applica con dedizione il 4-4-2, con la compassata coppia centrale Koren-Radosavljevic a dettare i ritmi (?) del gioco e le sovrapposizioni di Brecko-Birsa a destra e Jokic-Kirm a sinistra. Birsa prova a inserirsi tra le linee partendo da destra per rientrare sul suo piede preferito, il sinistro. Ci riesce in un paio di circostanze, senza fortuna. Dedic e Novakovic non si vedono mai, nonostante siano entrambi reduci da una stagiona positiva in Bundesliga. Nella ripresa la musica non cambia, l'Algeria se possibile sceglie di abbassare ulteriormente il proprio baricentro, ma la Slovenia non ne approfitta fino all'80', quando Koren trova il jolly con un destro senza pretese che Chaouchi riesce a trasformare nell'1-0 decisivo. Incommentabile la sciocchezza di Ghezzal, capace di farsi espellere in 14 minuti per doppia ammonizione. Se non è un record poco ci manca. Vabbò, andiamo tutti a rivederci "La battaglia di Algeri", come suggerito dall'ottimo Nicola Roggero in telecronaca...
GIULIANO ADAGLIO
~
Queste due squadre hanno eliminato Egitto e Russia. Riflettete gente, riflettete.
La Slovenia inzialmente sembra poter sorprendere la difesa algerina con lanci lunghi a innescare in profondità Dedic e Novakovic (differenza di passo rispetto ai centrali algerini), ma presto i maghrebini mangiano la foglia, abbassano la linea difensiva e registrano le coperture, e così alla Slovenia rimane poco o nulla. Troppo faticoso iniziare l’azione a difesa avversaria schierata, troppa poca qualità e anche distanze non ottimali fra giocatori e reparti per consentire una continuità di manovra accettabile. Le linee di passaggio del 4-4-2 sloveno sono troppo facilmente leggibili, e poi non viene attivato a sufficienza Birsa, sulla carta l’unico elemento in grado di tenere un po’ palla, far salire la squadra e facilitare la creazione di spazi per i compagni. Non aiuta nemmeno il fatto che il mancino dell’Auxerre parta dalla fascia sinistra invece che dalla destra, dove tagliando per accentrarsi fra le linee almeno potrebbe offrire qualche variazione a un copione sin troppo scontato.
L’Algeria avrebbe un pochino di densità in più in mezzo al campo, ma sono sempre appoggi scontatissimi, corti corti e per di più spalle alla porta, che non permettono mai all'azione di progredire. Djebbour già gestisce male di suo i palloni, poi resta isolatissimo anche perché l’Algeria sceglie volutamente una gara abbottonata: un 3-5-2 (a 5 dietro in fase di non possesso) nel quale soprattutto a Belhadj sulla sinistra vengono date licenze offensive, ma nel quale Ziani (deludentissimo) accenna appena qualche movimento verso il centro, restando prevalentemente bloccato in una posizione esterna dalla quale il massimo che regala sono cross telefonati.
Verso la fine del primo tempo finalmente Birsa scambia la fascia con Kirm, e proprio tagliando da destra crea l’unica occasione interessante del primo tempo, un bel tiro tagliato da fuori area. Inoltre i suoi movimenti dalla destra possono dare più campo alle discese di Brečko, terzino destro che in mancanza d’altro ha il pregio dell’intraprendenza. La ripresa resta indigeribile, l’Algeria mantiene la stessa rigidità ma prova a guadagnare metri in avanti cambiando l’attaccante, Ghezzal al posto del pessimo Djebbour. Il senese effettivamente dà la sensazione di poter allungare un po’ più la difesa slovena (parsa tutt’altro che sicura nei centrali: meglio i pari ruolo dell’Algeria), ma si prende un doppio giallo da manicomio e lascia in dieci i suoi. E non è finita qui, perché la vera perla la mette Chaouchi qualche minuto dopo sulla mozzarella lanciatagli da Koren. Green da oggi si sentirà un po’ meno solo.
VALENTINO TOLA
In due su questa partita! Giuliano, siamo degli eroi!
RispondiEliminaAhahah grande Vale! Dubitavo di trovare altre analisi, in effetti...Io stesso ho faticato a mantenere l'attenzione per 90 minuti, un parto più che una partita. E quel che è peggio, anche i primi 45 minuti di Serbia-Ghana non promettono nulla di buono... O_O
RispondiEliminaIo almeno "La battaglia di Algeri" non l'ho mai visto, vorrà dire che me lo gusterò ancora di più ;-)
RispondiEliminaSiete eroici :asd:
RispondiEliminaIo giuro che ho rischiato l'abbiocco in tutte e due le partite e non riesco davvero a mettere insieme due concetti :D
Non so proprio come avete fatto XD
Questo inizio di Mondiale è stato addirittura inferiore alle mie attese (e dire che io volavo molto basso) O.o
Però almeno son contento per il risultato del Ghana (anche per i vari Mensah e Pantsil, soprattutto quest'ultimo che mi diverte sempre molto con il suo carattere molto particolare)
Un plauso a Giuliano e Valentino: amanti veri di questo sport, nonché dotati da madre natura di uno stomaco di ferro.
RispondiEliminaValentino, guardati la battaglia di Algeri... ti rifarai ampiamente dello spettacolo offerto dalle due squadre.
RispondiEliminaCome avete sottolineato, il rimpianto per l'assenza di Egitto e, soprattutto, Russia, è quasi insostenibile. Che mi dite della prova di Bougherra? A me è sembrato molto al di sotto degli standard "scozzesi". Non male Birsa.
Marcello
Davvero,il livello di questo inizio è incredibilmente allarmante...
RispondiEliminaAvevo in programma di scrivere anche di Serbia-Ghana, ma non ce la faccio. Una nota positiva comunque la posso trovare: rispetto alla Nigeria di ieri almeno il Ghana ha avuto un senso compiuto. Qualcosina di ordine e di criterio, premettendo che avevo aspettative assai ridotte dopo aver visto la Coppa d'Africa.
Giuliano: la stagione di Dedic sarà stata positiva per te che tifi Schalke, non certo per me che ho a cuore la terza squadra della Ruhr - dopo BVB e Schalke, concedetemi di metterci il Bochum.
RispondiEliminaOvviamente scherzo, ma neppure tanto: tornare in Zweite Liga fa male, soprattutto dopo le tranquille stagioni vissute grazie alla sapiente guida di un troppo presto esonerato Marcel Koller.
Bougherra secondo me piuttosto bloccato e non particolarmente attaccato...
RispondiEliminaNon riesco a giudicarlo, nè in un modo nè nell'altro... Sufficienza?
@ Marcello
RispondiEliminaCerto, mi rifarò di sicuro... finora di Pontecorvo ho visto solo "Ogro"... massì parliamo di cinema che di calcio se ne vede pochino...
Bougherra non l'ho visto male, a me devo dire che non è dispiaciuta la difesa dell'Algeria in blocco (soprattutto Halliche). Però il problema è che l'Algeria come squadra (cioè come una cosa che non è la somma di difesa+attacco, ma qualcosa di molto più complesso) è stata un disastro.
"Mandiamo uno-due giocatori massimo davanti, rimaniamo tutti dietro così non ci scopriamo quando perdiamo palla, chè tanto per fare gol l'avversario prima o poi commetterà qualche errore". Io rimango allibito dalla concezione tanto primitiva della parola "equilibrio" che l'Algeria e troppe altre squadre ci stanno offrendo finora in questo mondiale.
Non facciamo però di tutta un'erba un fascio. La Corea del Sud ha proposto davvero un buon calcio, ed anche il Messico, scarsa efficacia sotto porta a parte, ha regalato qualche spunto interessante.
RispondiEliminabrutta sconfitta, anche per com'è venuta, ma l'Algeria può ancora farcela a passare.
RispondiEliminaKUBALA
Quindi io ho avuto un culo incredibile perché da stamane sono rincasato ora. Allora, a parte Inghilterra-Usa, una serie di gare sottotono o meglio, orribili. Perché? Boh, non me l'aspettavo neanche io visto che in Sudafrica ci sono 10 gradi, non siamo nella calura estiva europea o nordamericana.
RispondiEliminaCapitolo Serbia: gran casino ora. Io riponevo grosse speranze sulla banda di Antic che ha una difesa da sogno. Farsi battere dal Ghana significa, quasi sicuramente, dire addio a sogni di ottavi. Una maledizione la Serbia ai mondiali, che sia sola, che sia col Montenegro. Una squadra che crea grandi aspettative e poi grandi delusioni.
Be' Antonio, su Dedic hai ragione. Non è che abbia fatto chissà che, intendevo solo dire che ha giocato ad un buon livello in un campionato competitivo. A proposito di Schalke, ogni volta che vedo Ozil mi sale un nervoso che non ti dico...
RispondiEliminaOggi, ad ogni modo, c'è una sola cosa che conta calcisticamente parlando. Ed è il ritorno in primera della Real Sociedad. Aupa Erreala!!!
Ragazzi, a me viene sempre più da piangere... cerco davvero di non pensarci, perchè altrimenti ricado in depressione. Russia a casa, Slovenia ai Mondiali. Russia-Egitto poteva essere una delle gare più divertenti del Mondiale visto il modo di giocare delle due squadre... ed invece ci siamo sorbiti questa schifezza. Il calcio alle volte è tremendamente ingiusto (fermo restando che i calciatori russi nello spareggio si sono dimostrati degli stupidi senza carattere).
RispondiElimina